di Marco De Martino
SALERNO. Tanto rumore per nulla. Il reclamo della Salernitana, preannunciato subito dopo la partita con il Pontedera e che ieri ha avuto l’effetto di sospendere l’omologazione del risultato del campo, non ha basi solide e molto probabilmente non verrà nemmeno presentato. Il ricorso doveva essere incentrato sul presunto errore tecnico del signor Piccinini in occasione dell’espulsione, per doppia ammonizione, di Montervino. Il primo giallo, secondo la società granata, non era stato comminato al capitano ma a Volpe durante le vibranti proteste seguite alla concessione del rigore, poi risultato decisivo, al Pontedera. Le immagini dell’ammonizione di Montervino però sono inequivocabili, tanto che l’avvocato Gentile starebbe pensando di non presentare il ricorso: «Un ingrandimento del filmato visionato da alcuni nostri dirigenti -ha commentato il legale romano- conferma che forse è stato proprio Montervino il calciatore ammonito. Per cui stiamo prendendo in considerazione la possibilità di astenerci dal presentare il ricorso dal momento che l’errore tecnico del direttore di gara sarebbe ridotto al minimo». E così tutto resterà come deve essere: Montervino rimarrà fermo per una giornata e il Pontedera incasserà i tre punti conquistati sul campo. Il giudice sportivo ieri ha appiedato anche altri tre tesserati della Salernitana. Siniscalchi, espulso in occasione del contestatissimo rigore, salterà solo la sfida di Barletta mentre il greco Topouzis, è stato sanzionato con due giornate di stop “per aver colpito con un pugno alla schiena un avversario”. Infine il vice allenatore granata Luca Sanderra, fratello del tecnico, è stato squalificato per tre giornate “per reiterate frasi offensive all’arbitro”. Non poteva mancare l’ammenda alla società granata, questa volta di 1500 euro, per l’accensione di fumogeni e per il lancio di bottiglie, accendini e lattine in campo. Un malcostume dei tifosi ormai radicato che sta costando carissimo al club granata e che potrebbe provocare, prossimamente, provvedimenti nei confronti dell’Arechi (sempre diffidato) ma anche della stessa tifoseria per le trasferte. Già quella di Barletta, tappa più tranquilla dell’anno visto che le due tifoserie sono legate da gemellaggio, è stata limitata per il momento ai soli possessori della tessera del tifoso o della supporters card. Un campanello d’allarme in vista delle partite più a rischio della stagione dal punto di vista dell’ordine pubblico. I derby a porte chiuse, nonostante la sicurezza ostentata da Macalli e Ghirelli, potrebbero non essere poi un’eventualità così remota…