Salernitana, gli indicatori del momento no - Le Cronache
Salernitana

Salernitana, gli indicatori del momento no

Salernitana, gli indicatori del momento no

di Fabio Setta

SALERNO. Parlare di crisi è sicuramente eccessivo. Ma che la Salernitana di Torrente abbia avuto una flessione soprattutto dal punto di vista del gioco è un dato innegabili. Al netto degli alibi, alcuni da concedere, ovvero infortuni, altri meno, ovvero calciatori in ritardo perché acquistati a fine mercato, i numeri dei granata testimoniano il momento non certo esaltante della squadra. La situazione in classifica è sicuramente importante, considerati anche gli obiettivi di inizio stagione ma che ci sia qualcosa da rivedere appare chiaro. Quattro punti le prime due gare, quattro punti le restanti quattro sono già numeri significativi. Ma andando ad analizzare nello specifico sono tre gli indicatori negativi su cui bisogna inevitabilmente riflettere: fragilità difensiva, nervi tesi e attaccanti ancora a secco dopo sei giornate di campionato.
Fragilità difensiva. Dopo i quattro gol subiti allo Scida di Crotone la Salernitana ha il poco invidiabile primato della peggior difesa del campionato. Al pari di Como e Avellino, i granata hanno subito ben undici reti: 1 con l’Avellino, due nel Brescia, due contro lo Spezia, una contro il Pescara, una contro la Ternana e appunto quattro contro il Crotone. Sicuramente troppi con una media di 1,83 a partita. Ma soprattutto la Salernitana, giochi Terracciano oppure Strakosha, in queste prime sei giornate di serie B ha sempre subito reti. Un altro primato che la squadra di Torrente condivide con la Pro Vercelli. Un dato sui cui riflettere. Anche perché alcuni errori difensivi spesso si sono ripetuti in queste partite.
Nervi tesi. Sei partite quattro espulsioni: Moro a Brescia, Schiavi a Pescara, Trevisan contro la Ternana all’Arechi e Franco venerdì sera a Crotone. Tutte espulsioni, tra l’altro, arrivate per doppia ammonizione. A queste vanno aggiunte altre diciotto ammonizioni che i granata hanno raccolto in questi primi match: 4 nel derby, una contro il Brescia, due con lo Spezia, tre col Pescara, tre con la Ternana e cinque contro il Crotone. In tutto ben 24 cartellini gialli, con una media di quattro a partita. Se da un lato questo dato può essere sinonimo di grinta, di carattere e cattiveria agonistica, dall’altro in un campionato lungo come questo di serie B accumulare sanzioni non è certo un dato positivo. Gabionetta, ad esempio, è già in diffida essendo stato ammonito a Crotone per la quarta volta in questo campionato. In tal senso è una fortuna per la squadra di Torrente che da quest’anno la squalifica arrivi alla quinta e poi alla decima ammonizione.
Bomber a secco. In una squadra che subisce tanti gol, magari anche per la voglia di giocare un calcio propositivo, sarebbe importante anche riuscire a segnare tanti gol. Fin qui la squadra granata ha realizzato solo otto reti ed è il nono attacco del campionato cadetto. Ma il dato negativo è che la Salernitana ha mandato in rete soltanto quattro giocatori: Gabionetta cinque volte e poi Troianiello contro l’Avellino, Schiavi a Brescia e Franco in casa contro la Ternana. Praticamente se non segna Gabionetta, la squadra granata non va in gol. Preoccupa in tal senso soprattutto il digiuno degli attaccanti a disposizione di Torrente. In queste prime sei giornate Coda, Donnarumma ed Eusepi non sono ancora riusciti a sbloccarsi. Coda ha giocato 305 minuti, con 5 presenze sfiorando solo il gol contro Brescia e Pescara. Donnarumma ha collezionato cinque presenze per un totale di 276 minuti ma pochissime tracce sotto porta, eccezion fatta per l’assist a Troianiello nel derby contro l’Avellino. Eusepi, invece, è quello che ha giocato meno: quattro presenze e 165 minuti in tutto con un rigore stampato sul palo contro lo Spezia. Poco, davvero troppo poco per una salvezza tranquilla.