di Marco De Martino
SALERNO – Crocevia importante, questo pomeriggio, per la Salernitana. Al culmine di un ciclo terribile di cinque partite in quattordici giorni, subito dopo la prima dolorosissima sconfitta stagionale, in casa contro il Cerignola, senza la propria spina dorsale Cabianca-Capomaggio-Inglese e sul campo trappola della matricola terribile Casarano, i granata dovranno sfoderare una prestazione da vera capolista per riuscire a portare a casa punti pesanti. Un esame di maturità per un gruppo che finora ha risposto alla grande proprio sotto il piano caratteriale ma che è stata ferita dagli ultimi, folli, venti minuti del match di mercoledì scorso, un ruzzolone inatteso che potrebbe aver minato le prime consapevolezze faticosamente raggiunte in questa parte iniziale della stagione. Oggi in campo non ci sarà neppure mister Raffaele, anch’egli squalificato, ma anche il tecnico sarà chiamato a dare delle risposte convincenti dopo la gestione, quantomeno discutibile, della gara contro la sua ex squadra, soprattutto dopo il 2-0. Le prime critiche sono già arrivate e l’allenatore dovrà dimostrare di essere pronto a gestire una piazza come quella di Salerno. Scelte praticamente obbligate per lui, specialmente in attacco dove non si potrà prescindere dall’accoppiata Ferrari-Ferraris visto che, alle loro spalle, ci sono soltanto Achik, il giovane Boncori e, all’occorrenza, Knezovic. Più o meno lo stesso discorso può essere fatto per il centrocampo dove mancherà il faro Capomaggio, che verrà rimpiazzato da de Boer. Ai lati dell’olandese dovrebbero esserci Tascone e Varone per dare sostanza al reparto in quella che si preannuncia una battaglia. Il Casarano è capace di tutto e del contrario di tutto: ha incassato sei gol dall’Atalanta e tre dal Sorrento (poi rimontato nel recupero) ma è anche riuscito a battere, al Capozza, una delle favorite, il Benevento. Una matricola che gioca un calcio frizzante ed offensivo che andrà affrontata con rispetto, attenzione e massima concentrazione per non incappare in una brutta figura. La Salernitana deve continuare il proprio percorso di crescita verso la definitiva maturazione e per farlo dovrà uscire indenne da giornate difficili come quella che si prospetta in Salento. Se davvero si vuole puntare con decisione alla vittoria del campionato, bisogna andare in campo e fare la voce grossa. La Salernitana deve fare la Salernitana. Sempre e comunque.





