di Marco De Martino
SALERNO – Entro domenica prossima, giorno dell’inizio della seconda fase del ritiro estivo della Salernitana in quel di Norcia, il direttore sportivo Daniele Faggiano conta di consegnare a mister Raffaele altri rinforzi a prescindere dalle uscite degli esuberi. Il tempo stringe e la necessità di inserire i tasselli mancanti nel mosaico granata che il tecnico sta costruendo in queste settimane è ormai improrogabile. Il domino sarà innescato non appena il Verona ufficializzerà l’ingaggio, ormai concluso, di Domagoj Bradaric: finiranno 750mila euro nelle casse sociali della Salernitana che, tre anni fa, acquistò il croato dal Lille per 5 milioni di euro. I primi due colpi in entrata, in canna ormai da una decina di giorni, saranno Knezovic e Liguori. Due innesti nel reparto offensivo, l’unico in questo momento che sembra quasi al completo. Manca ancora un bomber (Tumminello è stato mollato per problematiche di carattere fisico, Biasci del Catanzaro è ora il primo obiettivo), ma la priorità sarà quella di completare difesa e centrocampo. Tra i pali Bardi e Pisseri restano sempre in stand by in attesa che venga chiarita la vicenda Sepe. Faggiano proverà, nelle prossime ore, a chiudere anche per un laterale destro: Longobardi del Rimini, classe 2003 era la prima scelta ma la difficile situazione societaria dei romagnoli ha frenato l’affare. L’alternativa è rappresentata da Pagliai dell’AZ Picerno. Sono necessari almeno altri due difensori centrali: scartate le ipotesi Silvestri, Berra e Gianmarco Ferrari, il preferito di Faggiano sembra essere il centrale del Pescara Pellacani (Tongya potrebbe essere usato come pedina di scambio) ma non tramontano le piste che portano ai vari Redolfi, Caporale, Capuano, Angileri e Cargnelutti. Per il centrocampo occhi sempre su Tascone del Cerignola, su Squizzato del Pescara e su Rocca e D’Ausilio dell’Avellino. Insomma, per Faggiano è arrivato il momento di accelerare per completare finalmente una Salernitana che appare sulla buona strada ma ancora monca.





