
di Marco De Martino
SALERNO – Novanta minuti (più recupero) che possono valere un’intera stagione. La Salernitana questo pomeriggio allo stadio dei Marmi di Carrara vivrà una delle giornate più importanti di questa travagliata stagione. Contro la formazione apuana dei freschi ex Fiorillo e Torregrossa, reduce da cinque sconfitte consecutive e proprio per questo ancora più insidiosa, i granata dovranno tirare fuori gli attributi e tentare il colpo in trasferta che manca da ormai quattro mesi. La Salernitana in campo esterno, finora, è stata timida, pasticciona, inconcludente e, molto spesso, perdente: un rendimento a dir poco disastroso che sta fortemente condizionando la classifica. Il ruolino di marcia dei granata lontano dall’Arechi è infatti da retrocessione diretta. Sono soltanto 7 finora i punti racimolati nelle dodici partite disputate da Amatucci e compagni fuori casa, frutto di sette sconfitte, quattro pareggi ed una sola lontanissima vittoria datata 5 ottobre 2024 in quel di Palermo. Ironia della sorte, peggio in trasferta è riuscita a fare proprio la Carrarese, ancora ferma a 6 punti dopo il pesante ko subito la scorsa settimana al San Vito Marulla di Cosenza. Gli apuani, però, se dalle trasferte tornano con le ossa rotte, in casa, anche grazie alle ridotte dimensioni dello stadio dei Marmi, letteralmente si trasformano avendo vinto la metà delle gare finora giocate, sei su dodici, pareggiandone tre e perdendone altrettante. Ben 21 punti conquistati tra le mura amiche che pongono la Carrarese addirittura al quinto posto in B dietro soltanto alle battistrada Sassuolo (31 punti), Pisa (30 punti) e Spezia (28 punti) e ad una sola lunghezza dal Cesena (22 punti). Un ostacolo in più, dunque, per la Salernitana che giocoforza dovrà provare ad invertire il trend negativo in trasferta espugnando proprio uno dei fortini di questa serie B. Un cambio di rotta auspicato dal patron Iervolino nel corso dell’intervista rilasciata al podcast ufficiale del club giovedì scorso. Un lungo monologo, quello dell’imprenditore palmese, che è servito a ribadire i concetti già espressi negli ultimi dodici mesi, a chiarire alcune dinamiche interpersonali che hanno pregiudicato i risultati sportivi della squadra e soprattutto a rimetterlo al timone della Salernitana dopo un lungo periodo di assenza. Essere nuovamente presente ed attivo potrebbe rappresentare il punto di svolta per Iervolino e per la Salernitana e l’occasione che offre la gara contro la Carrarese è propizia per iniziare un cammino nuovo e, si spera, in senso diametralmente opposto a quello intrapreso negli ultimi, disastrosi, diciotto mesi.