di Marco De Martino
SALERNO – Salernitana, adesso o mai più. Contro la Reggiana i granata non hanno alternative alla vittoria. Le gare si assottigliano, il mercato sta rimodellando la squadra secondo le idee di Valentini e del tecnico ed ormai l’appuntamento con i tre punti non può più essere rimandato. Guai però a sottovalutare l’avversario di turno che è di tutto rispetto. Sette punti nelle ultime tre giornate per la Reggiana che è compagine in salute, abile soprattutto in trasferta grazie ai suoi micidiali contropiedisti Vergara, Maggio, Portanova e Gondo. E proprio le ripartenze subite sono il vero tallone d’Achille di questa Salernitana ormai da inizio stagione. Sia con Martusciello, sia con Colantuono ed anche, domenica scorsa, con Breda, la formazione granata ha perso proprio a causa dello scellerato piazzamento difensivo durante le transizioni avversarie. Una lacuna enorme su cui Breda ha lavorato in settimana provando a metterci una pezza, anche grazie all’innesto dei tanti volti nuovi. Un problema soprattutto del centrocampo, incapace di “correre all’indietro” e di leggere con le cosiddette marcature preventive il ribaltamento di fronte improvviso. Proprio per questo il tecnico ha deciso di cambiare gran parte degli interpreti del reparto nevralgico. Dentro i nuovi Corazza e quasi certamente Caligara, assieme a Stojanovic che prenderà il posto del disastroso Ghiglione, per dare nuova linfa ad una mediana che da troppo tempo fa affidamento soltanto sulle energie e sulla caparbietà di Amatucci. Oltre all’equilibrio in mezzo al campo serviranno anche i gol. Il lampo di Cerri (nella foto di Gambardella) contro il Sassuolo lascia ben sperare, ma bisognerà essere più cinici sotto porta perchè le occasioni sciupate proprio dall’ex Como e da Verde contro i neroverdi gridano ancora vendetta e soprattutto sono costate ai granata almeno un punto. Si aspetta un segnale anche dall’asceota Raimondo, subito titolare contro il Sassuolo ma apparso ancora spaesato forse anche a causa dell’emozione e della voglia di strafare. Servirà l’aiuto del pubblico dell’Arechi, assente una settimana fa ma che oggi si farà sentire grazie alla presenza di oltre undicimila cuori granata che sfideranno il freddo per spingere Ferrari e compagni verso la conquista di tre punti che sarebbero ossigeno puro. Insomma, Salernitana: adesso o mai più.





