di Marco De Martino
SALERNO. Signori, allacciate le cinture: comincia la scalata alla B. A partire da questo pomeriggio, quando all’Arechi scenderà il coriaceo Catanzaro, la Salernitana affronterà il percorso che deciderà la propria stagione. Sarà una salita lunga e difficile, irta di insidie, ostacoli e pericoli ma che potrebbe portare la compagine granata alla seconda promozione di fila. L’obiettivo volante, ormai noto da tempo, è quello di conquistare la miglior posizione possibile nella griglia di partenza dei play off. Dopo la sessione di prove libere, oggi alle 14,30 inizieranno le prove ufficiali. Nel mirino degli uomini di Gregucci c’è la seconda fila, ovvero la quarta piazza, occupata in questo momento proprio dal Catanzaro. Cinque sono i punti che dividono la compagine calabrese da quella granata. Vien da sé l’equazione vittoria uguale aggancio, anche perché la vittoria di venerdì sera del Grosseto sul Pisa, potrebbe consentire alla Salernitana, in caso di risultato pieno oggi, di agganciare i nerazzurri a quota 43 e mettere nel mirino i giallorossi. Non sarà facile però scardinare l’arcigna retroguardia calabrese, che per certi versi ricorda la Salernitana di un anno fa. Difesa a cinque, centrocampo tutto muscoli e ripartenze fulminanti guidate dall’ex enfant prodige Russotto, dall’esperto ex Trapani Madonia e dal possente Fioretti. La Salernitana ha però dimostrato, in queste ultime settimane (parentesi di Grosseto a parte), di essere capace di restare in letargo per buona parte del match per poi destarsi nel finale e colpire in maniera cinica e micidiale. Gregucci per battere il Catanzaro si affiderà al nucleo di calciatori che finora ha prodotto la rimonta. In difesa, dopo la parentesi di Coppa, torneranno a destra Scalise ed a sinistra Piva, con Tuia e Bianchi confermatissimi al centro. Davanti a loro i due mediani saranno Pestrin e Volpe, che pare abbia vinto il ballottaggio con Montervino e Perpetuini. Qualche dubbio in più il tecnico ce l’ha qualche metro più avanti. Alle spalle di Mendicino, che tornerà a guidare l’attacco, sembrano certe le presenze di Foggia a destra e di Mounard a sinistra. Per il ruolo di vice Mancini, assente a causa del virus gastrointestinale che l’ha colpito in settimana, il ballottaggio è tutto sudamericano: Ampuero sembra in vantaggio su Gustavo, anche perché nella testa di Gregucci, pur non avendo convinto, il peruviano resta il sostituto naturale dell’ex tarantino. La sensazione è che il trainer deciderà poco prima di consegnare la lista dei diciotto al direttore di gara. Ballottaggio per un posto in panchina tra Fofana ed il redivivo Ginestra. Al di là dell’aspetto tecnico tattico del match di oggi, due potrebbero essere le variabili impazzite che potrebbero far pendere l’ago della bilancia da una parte o dall’altra. La prima è rappresentata dal maltempo, con la pioggia che minaccia di abbattersi sull’Arechi e di rovinare nuovamente un terreno di gioco che vive costantemente nella precarietà. La seconda è rappresentata dalla carica dei diecimila. L’entusiasmo in città, dopo il blitz di Monza che ha cucito sul petto dei granata mezza coccarda tricolore, è riesploso e sugli spalti di via Allende è atteso il pubblico delle grandi occasioni. Quello, in soldoni, che ti spinge oltre le difficoltà –vedi Benevento- e che è capace di farti vincere le partite. Da Catanzaro, piazza blasonata che attende da tempo il ritorno sui palcoscenici che contano, sono in arrivo almeno 400 sostenitori. Forze dell’ordine in stato d’allerta, dunque, per una partita dai grandi numeri. La scalata inizia oggi, chi ben comincia…
Così in campo – Arechi ore 14,30
SALERNITANA (4-2-3-1): Gori, Scalise, Tuia, Bianchi, Piva; Pestrin, Volpe; Mounard, Ampuero, Foggia; Mendicino. A disp.: Iannarilli, Pasqualini, Sembroni, Montervino, Perpetuini, Gustavo, Fofana (Ginestra). All.: Gregucci
CATANZARO (3-4-1-2): Bindi; Rigione, Vitiello, Ferraro; Marchi, Vacca, Benedetti, Sabatino; Russotto; Madonia, Fioretti. A disposizione: Scuffia, Morosini, Rosania, Catacchini, Martignago, Bacchetti, Casini. All. Brevi
Arbitro: Cifelli di Campobasso (Raspollini/Sgheiz)