di Marco De Martino
SALERNO – Novanta minuti per tornare a vincere in una gara che è già un crocevia. Dopo aver perso due gare consecutive con Lecce e Sassuolo, la Salernitana affronta l’Hellas Verona all’Arechi con l’unico obiettivo dei tre punti. Un successo che, oltre a regalare serenità e morale al gruppo granata dopo la tempesta scatenatasi sul tecnico Nicola dopo la manita subita a Reggio Emilia, sarebbe vitale nell’ottica della lunga corsa verso la salvezza. Gli scaligeri, con i loro 5 punti in classifica, delimitano in questo momento la zona retrocessione e la Salernitana, strappando loro l’intera posta in palio, salirebbe a quota 10 in classifica, dunque a +5. I granata, dopo un avvio esaltante sono incappati in un periodo nerissimo, in cui hanno incassato la bellezza di 11 gol in quattro partite, racimolando la miseria di 2 punti. Un ruolino che li ha fatti sprofondare in classifica e che li obbliga a dare una sterzata decisa al loro campionato. Anche perchè, in caso di mancata vittoria, la testa di Nicola cadrebbe con tutte le conseguenze del caso. Stasera bisognerà resettare tutto e ripartire. Non sarà semplice dopo la batosta di Reggio Emilia con il Sassuolo da cui è scaturita la dura reprimenda del ds De Sanctis (che comunque non è esente da colpe) ed il duro colpo subito dopo l’addio al calcio di Franck Ribery, autentico pilastro dello spogliatoio granata. La rabbia e la voglia di rivalsa la Salernitana dovrà riversarle sul terreno di gioco dell’Arechi anche perché bisognerà necessariamente ricominciare a fare risultato pieno in casa. Infatti i granata quest’anno hanno vinto solo un match, quello contro la Sampdoria e, più in generale, tra le mura amiche hanno riscontrato qualche difficoltà in più ad avere la meglio dell’avversario di turno rispetto al formato da trasferta. Nel 2022, anno della riscossa granata, sono state soltanto tre le vittorie della Salernitana nel Principe degli Stadi: con la Fiorentina ed il Venezia nella passata stagione ed, appunto, con la Samp il mese scorso (bilancio completato da sei pareggi e sei sconfitte, incluso il ko in Coppa con il Parma). Dunque, bisognerà tornare a vincere, a maggior ragione contro una diretta concorrente come il Verona di Gabriele Cioffi, tecnico che a sua volta questo pomeriggio si gioca il proprio futuro sullo scranno gialloblù. Per farlo Nicola si affiderà ancora una volta all’ossatura che ha tirato la carretta finora, sperando di poter recuperare capitan Fazio, assente nei match persi con Lecce e Sassuolo e la cui presenza potrebbe riassestare il pacchetto arretrato. Al di là del possibile cambio di modulo (il dilemma è tra il solito 3-5-2 ed il classico 4-4-2) bisognerà avere pazienza, avere un atteggiamento umile e ritrovare la fame che aveva contraddistinto la Salernitana in avvio di campionato. Al resto penseranno i ventimila dell’Arechi.