Salernitana, acquisti e cessioni - Le Cronache Salernitana
Salernitana

Salernitana, acquisti e cessioni

Salernitana, acquisti e cessioni

di Marco De Martino

SALERNO – Venti milioni di euro di utile, monte ingaggi ridotto del 70%, parco giocatori ringiovanito e stravolto, zavorre cedute o lasciate libere: il mercato estivo della Salernitana conclusosi la scorsa mezzanotte è il capolavoro di un solo uomo: Gianluca Petrachi.
L’ULTIMO GIORNO Le ultime 24 ore di calciomercato sono state in crescendo per la Salernitana che aveva provveduto a cedere Iervolino al Taranto, scambiare Bradaric con Hrustic e rispolverando Jaroszynski come sostituto del croato. Il ds Petrachi, rimasto a Salerno, ha atteso in sede i nuovi acquisti per le firme sui rispettivi contratti, ma si è attaccato al telefono per seguire l’evolversi delle trattative. Per quanto riguarda Daniliuc, si è concretizzata in extremis la cessione all’Hellas Verona in prestito con diritto di riscatto. Per Legowski potrebbe verificarsi nei prossimi giorni: il centrocampista potrebbe finire al KS Cracovia visto che il mercato in Polonia durerà ancora qualche giorno. In serata il mercato si è infiammato. Mamadou Coulibaly si è trasferito al Catanzaro a titolo definitivo, mentre con l’Empoli è stata intavolata la trattativa per lo scambio di terzini Sambia-Stojanovic: le titubanze del francese hanno ridotto tutto all’ultimo secondo, ma alla fine l’affare si è concluso felicemente. Su Maggiore è invece piombato il Venezia ma il deposito del contratto, avvenuto a cavallo della mezzanotte, è sub iduce: si deciderà questa mattina. Infine l’attaccante: dopo aver accantonato (per ora) il sogno Joao Pedro, Petrachi ha puntato tutto su Torregrossa che prima ha rescisso con il Pisa, ricevendo una ricca buonuscita, per poi firmare il contratto per una stagione con la Salernitana.
PORTIERI E’ l’unico ruolo in cui la Salernitana ha subitotrovato la quadra grazie alla conferma, un po’ a sorpresa, di Sepe e Fiorillo. Alle loro spalle Salvati e Corriere potranno crescere facendo la spola tra panchina e Primavera2.
TERZINI Partiti per fine prestito Zanoli e Pierozzi, Petrachi si è subito cautelato prendendo a zero il promettente Njoh e in prestito il giovane viola Gentile. Subito dopo, sfruttando la carta Bonazzoli, ha scommesso su di Ghiglione ed ha per ora confermato Daniliuc (il mercato in Austria chiude tra una settimana). L’usato sicuro Jaroszynski per completare la batteria dopo gli addii di Bradaric e Sambia.
DIFENSORI CENTRALI E’ il ruolo maggiormente rivoluzionato in organico. Partiti i vari Pirola, Lovato, Boateng, Manolas, Fazio, Gyomber, Pellegrino, Pasalidis e Motoc, Petrachi ha ricostruito il reparto confermando Bronn ed inserendo l’olandese Velthuis. Non poteva bastare l’ingaggio di un altro baby come il laziale Ruggeri e così Petrachi, in dirittura d’arrivo, ha piazzato il colpo Ferrari, una garanzia in B.
CENTROCAMPISTI In attesa di conoscere il destino di Maggiore e quello di Legowski, Martusciello potrà contare su Soriano e Reine-Adelaide che sono innesti di qualità ma le cui condizioni fisiche vanno valutate con il tempo, mentre Tello e l’ultimo arrivo Hrustic possono conferire inventiva e solidità al reparto. La certezza è Amatucci, che però non ha un alter ego: Petrachi potrebbe attingere dal mercato degli svincolati in caso di necessità.
ATTACCANTI ESTERNI Gli arrivi di Tongya, Dalmonte, Braaf, Kallon e Verde testimoniano l’importanza, per Martusciello, rappresentata da questo ruolo. A loro va aggiunto un Valencia che sembra rigenerato dalla cura del tecnico.
CENTRAVANTI Le partenze, tra cessioni e rescissioni, di Dia, Stewart, Mikael, Ikwuemesi e Bonazzoli, sono state l’autentico capolavoro del ds Petrachi che ha deciso di puntare con forza sulle motivazioni di Simy e sulla scommessa Wlodarczyk. Da verificare la tenuta di Torregrossa, goleador navigato e di qualità ma poco prolifico, reduce da annate con troppi infortuni e poche presenze
I COLPI IN ENTRATA Amatucci e Tongya sembrano gli acquisti più azzeccati. Due autentici gioielli scoperti da Petrachi di cui uno, Tongya, è di proprietà. Braaf e Kallon sono, potenzialmente, dei possibili crack per la serie B. Velthuis e Njoh sono ancora tutti da scoprire ma hanno grossi margini di miglioramento. Torregrossa, Ghiglione, Hrustic, Verde, Ferrari, Soriano, Reine-Adelaide, Jaroszynski e Tello rappresentano l’usato sicuro su cui ha puntato il ds granata per dare esperienza e solidità ad una squadra zeppa di giovani di talento. L’unica perplessità è rappresentata dai pochi giocatori di proprietà e dati tanti prestiti.
I COLPI IN USCITA Essere riusciti a liberarsi della zavorra accumulata nelle due scorse stagioni è un capolavoro che Gianluca Petrachi può tranquillamente mettere in cornice ed esporre nella sede sociale della Salernitana. Una impresa titanica impreziosita dalla plusvalenza super ricavata con la cessione Tchaouna alla Lazio, ma anche dalla vendita di Ikwuemesi, Stewart, Bradaric, Lovato, Lassana Coulibaly, Pirola e soprattutto Dia, limitando al massimo le minusvalenze.

Commenta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *