di Marco De Martino
SALERNO – Il pareggio, prezioso ma accolto non senza un pizzico di rammarico, conseguito a La Spezia ha permesso alla Salernitana di toccare quota 28 punti. A dieci giornate dalla fine i granata hanno solo 3 punti in meno rispetto al bottino totale conquistato nella passata stagione e che rese possibile la miracolosa salvezza alla compagine all’epoca allenata da Davide Nicola. Una quota salvezza, quella di 31 punti, che è stata la più bassa degli ultimi anni ma che potrebbe comunque bastare anche quest’anno, se non addirittura essere ritoccata verso il basso. Consultando infatti la classifica alla 28 giornata dello scorso campionato di serie A, la zona rossa presentava squadre con un bottino di molto superiore rispetto alle attuali ultime tre della classe. Un dato confortante per la Salernitana, attesa da un ciclo terribile di partite.
CLASSIFICHE A CONFRONTO Nel passato torneo di massima serie con 28 partite disputate, la parte bassa vedeva al terz’ultimo posto il Venezia con 22 lunghezze, tallonato dalla Salernitana che aveva un punto in meno (ma che in realtà aveva ancora 15 punti visto che doveva ancora recuperare le gare contro Udinese e Venezia, poi vinte entrambe) mentre in ultima posizione c’era il Genoa a quota 18 punti. Alla fine del campionato due di queste tre formazioni retrocessero in B, lagunari e rossoblù, mentre solo i granata riuscirono nell’impresa salvezza scavalcando il Cagliari che, in quella stessa fase del campionato, era al quart’ultimo posto con 25 punti, uno in meno rispetto alle altre due squadre coinvolte nella lotta salvezza, Spezia e Sampdoria, ferme appunto a 26. La classifica attuale presenta, come anticipato in precedenza, una situazione peggiore sia per quanto riguarda il bottino di punti sia di distacchi in classifica. La terz’ultima piazza è occupata dall’Hellas Verona a 19 punti, tre in meno del Venezia di un anno fa e soltanto uno in più rispetto al Genoa. Al penultimo posto la Sampdoria ha 15 punti, addirittura 6 in meno della Salernitana e 3 in meno del Genoa ultimo. Il fanalino di coda attuale, la Cremonese, vanta la miseria di 13 punti, un bottino che si commenta da solo anche a confronto di quello delle squadre che, nella passata stagione a questo punto del torneo, erano in zona retrocessione. I distacchi sono ancora più eloquenti: un anno fa la terz’ultima (Venezia a 22 punti) aveva solo 3 punti in meno rispetto a chi la precedeva (il Cagliari a 25), quest’anno l’Hellas, con 19 punti, è dietro allo Spezia quart’ultimo di ben 6 lunghezze, il doppio. Ancora più marcata la differenza di penultime ed ultime: Salernitana (21) e Genoa (19) avevano rispettivamente 4 e 6 punti di distacco dal Cagliari quart’ultimo, mentre oggi Samp (15) e Cremonese (13) hanno rispettivamente 10 e 12 punti di svantaggio dallo Spezia.
CALENDARIO IN SALITA Un bel sospiro di sollievo, dunque, per la Salernitana che è attesa da un cammino a dir poco in salita. Venerdì prossimo ci sarà una big ferita, l’Inter del traballante Simone Inzaghi, in visita all’Arechi, poi la trasferta a Torino contro i granata di Juric, seguita dalla gara casalinga con il Sassuolo, dal derby di Napoli che potrebbe valere lo scudetto aritmetico per gli azzurri, match che precederà il match interno con la lanciatissima Fiorentina. Fase finale molto simile a quella della passata stagione: trasferta ad Empoli, sfida con l’Atalanta all’Arechi, duello all’Olimpico con la Roma di Mourinho, ultima all’Arechi contro l’Udinese e giornata conclusiva a Cremona contro l’undici di Ballardini, che quel giorno potrebbe già essere in serie B.