S. Severino:Illegittimo affidamento alla Sanseverino Energia - Le Cronache Provincia
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S. Severino:Illegittimo affidamento alla Sanseverino Energia

S. Severino:Illegittimo affidamento alla Sanseverino Energia

di Mario Rinaldi

Nuovo affondo del consigliere di opposizione del Movimento Civico Sanseverinese, Giovanni Romano. In questo caso, l’ex sindaco si scaglia contro l’amministrazione comunale guidata dall’attuale primo cittadino, Antonio Somma, su una notizia, che per il consigliere di minoranza, sarebbe passata sotto silenzio. Si tratta dell’affidamento, considerato da Romano “illegittimo” da parte della maggioranza di governo alla Sanseverino Energia per lavori sulla rete della pubblica illuminazione. Il consigliere del Movimento Civico Sanseverinese illustra la storia di questa vicenda, che ha assunto anche risvolti giudiziari con una sentenza da parte del Tar, la numero 1444 del 2024, emessa lo scorso 19 giugno. “Il Responsabile dell’Area Tecnica – spiega Romano – di fronte alle gravi violazioni di legge che denunciammo, nel dicembre del 2023 fu costretto a revocare il contratto. La Sanseverino Energia presentò ricorso contro questo provvedimento. Il Tribunale Amministrativo Regionale – sezione di Salerno – con la sentenza dello scorso 19 giugno, ha respinto il ricorso e, nello stesso tempo, ha definitivamente sancito che il Consiglio Comunale e la dis-amministrazione prolungarono illegittimamente la convenzione con la quale, altrettanto illegittimamente, affidarono a Sanseverino Energia lavori per oltre 2.800.000,00 euro senza gara”. Situazione, questa, che per Romano avrebbe determinato un vantaggio da parte dell’attuale amministrazione a ridosso delle elezioni comunali di due anni fa. “Nel 2022 – prosegue Romano – a pochi mesi dalle elezioni, i consiglieri comunali dell’allora maggioranza e la dis-amministrazione, decisero di estendere la convenzione con la Sanseverino Energia per continuare a sostituire le lampade della rete di illuminazione pubblica. La decisione violava la legge perché si affidavano lavori pubblici ad una società totalmente privata, lavori senza una regolare gara. Segnalammo l’illegittimità all’Autorità Nazionale Anti Corruzione (ANAC) che, a più riprese, ci ha dato ragione. Pero’ la dis-Amministrazione beneficiò dell’iniziativa illegittima per rafforzare la propaganda e catturare consensi alle elezioni del mese di giugno. Anche perché la Sanseverino Energia affidò il primo lotto di lavori (Acigliano e Pandola) in subappalto ad una impresa “solitamente” incaricata fiduciariamente dalla dis-amministrazione”. Un racconto che, poco alla volta, si avvicina all’attualità. “Solo nel dicembre del 2023 – spiega ancora Romano – il dirigente comunale ha sospeso e, successivamente, poi revocato il contratto con la Sanseverino Energia. Che nel frattempo ha incassato un canone maggiorato per circa un anno. La sentenza del TAR dello scorso mese di giugno ha stabilito anche che la risoluzione del contratto con la Sanseverino Energia è da imputare alla responsabilità del Comune. Quindi, la Sanseverino Energia, potrebbe anche rivalersi contro il Comune aggiungendo ai danni anche la beffa”. A questo punto Romano si è chiesto: “Perché la dis-amministrazione, a contratto “sospeso”, ha continuato a versare il canone maggiorato alla Sanseverino Energia? Quando e come recupereremo i danni e i soldi versati alla Sanseverino Energia dalla data di estensione illegittima della convenzione? Quando recupereremo le spese giudiziarie (decine di migliaia di euro) pagate dalla dis-amministrazione con i nostri soldi e che si sarebbero evitate se non ci fosse stato l’affidamento illegittimo?”. “E pensare che tanti cittadini – conclude il consigliere di opposizione – nel giugno del 2022, votarono per i candidati di maggioranza anche perché convinti dell’efficacia dell’iniziativa e della capacità della dis-amministrazione. Aggiorneremo la Procura della Repubblica e la Corte dei Conti chiedendo di accertare le responsabilità di chi ha causato il danno”. La battaglia dell’ex sindaco continua, senza però, fino a questo momento, scalfire l’operato dell’attuale maggioranza di governo che tira dritto per la propria strada. Ma la “guerra” istituzionale continua.