Fisciano. Sarà l’autopsia disposta dalla Procura di Nocera Inferiore a chiarire le cause della morte di Gioia Del Regno, la 51enne trovata senza vita nel suo appartamento di Soccorso, frazione di Fisciano, con dieci fendenti nell’addome. Il corpo della donna era riverso nella vasca da bagno, in un lago di sangue. Accanto alla salma esamine, l’arma bianca. I carabinieri giunti sul posto, hanno ritrovato infatti sul pavimento un coltello che potrebbe essere l’arma utilizzata per sferrare le dieci coltellate all’addome individuate da un primo esame esterno del medico legale. Si indaga sul doppio fronte omicidio suicidio e solo l’esame autoptico fissato per lunedì mattina potrà stabile se quelle ferite provocate (probabilmente) dal coltello trovato accanto al corpo siano state volontarie oppure arrivate per mano assassina. I dubbi sono ancora troppi ed è per questo che gli inquirenti hanno deciso di approfondire l’indagine iniziando a sentire familiari e la cerchia di persone che frequentavano la donna. A trovare il corpo sono stati i titolari del negozio di abbigliamento di Mercato San Severino dove la donna lavorava. Alle 17 avrebbe dovuto alzare la saracinesca per l’apertura pomeridiana ma non si è presentata al lavoro. Dopo un’ora di inutili tentativi per rintracciarla, i colleghi hanno deciso di andare nella vicina Fisciano dove la donna, divorziata e madre di un’adolescente, viveva da sola, al piano terra di una palazzina. Non avendo risposte, come poi hanno raccontato, sono riusciti ad entrare nell’appartamento attraverso una finestra posteriore. Qui la terribile scoperta, la richiesta di aiuto al 118 e la chiamata al 112. Per diverse ore, i militari dell’Arma della Compagnia di Mercato San Severino con il supporto dei colleghi della Stazione fiscianese hanno raccolto elementi utili. A mezzanotte di giovedì sono arrivati anche gli esperti del reparto Scientifico rimasti nella casa del parco “Rosa dei Venti” per quasi tutta la notte a raccogliere elementi utili per le indagini affidate dalla procura nocerina. Al vaglio degli inquirenti ci sono anche telecamere private posizionate davanti ad alcune entrate dei palazzi della zona.la madre, poco prima del dramma, aveva accompagnato la figlia a un corso di danza a Salerno per poi fare rientro nella sua abitazione. Sembra che i carabinieri a tarda notte avrebbero concentrato le indagini anche nel garage dell’abitazione, che si trova nella parte sottostante al palazzo dove abitava la donna. Di un fatto gli inquirenti sono certi, ovvero che la morte sarebbe sopraggiunta in modo violento tra dopo l’ora di pranzo (dopo che era rincasata) e poco prima delle 17. m.r.
