Pina Giorgio è una donna vivace, intraprendete, sensibile, amorevole verso suo marito Alfonso Rea, malato di sclerosi multipla dal mese di gennaio 1999. Proprio il suo amore verso suo marito diventa motivo di dar vita a un’iniziativa benefica, denominata Mela di Aism, presso Piazza Amendola a San Marzano sul Sarno nei giorni sabato 7 e domenica 8 ottobre. L’iniziativa nasce per favorire la ricerca nel debellare questa malattia neurologica, che colpisce il sistema nervoso e può produrre disabilità anche grave, che miete più vittime nei giovani tra i 20 e i 40 anni, dei quali più donne che uomini. In Italia ci sono 122mila persone colpite dalla sclerosi multipla. Il 7 ottobre non è una data casuale per Pina e Alfonso: infatti proprio in questo giorno nell’anno 1993 i due si sono sposati, dunque il giorno 7 celebreranno i loro 30 anni di matrimonio. Pina confida in una speranza contro la sclerosi multipla, In Italia è disponibile Ocrelizumab, la prima molecola approvata da Aifa sia per la sclerosi multipla recidivante sia per la forma primariamente progressiva. La nuova scoperta è stata definita «copernicana» dal professor Giancarlo Comi, direttore del Dipartimento di Neurologia del San Raffaele di Milano, per degli importanti vantaggi che porta: ossia uno strumento per affrontare precocemente la forma di malattia, e avere a disposizione uno strumento efficace e sicuro che può essere usato anche nella forma di malattia più diffusa. Ocrelizumab, attaccando solo un tipo specifico di linfociti B, riduce in maniera significativa le recidive di malattia e ne rallenta la progressione e sarebbe somministrato per infusione endovenosa ogni sei mesi. Questa speranza ha i suoi costi, quindi bisogna rimboccarsi le maniche come fa Pina per suo marito e, vista l’iniziativa, anche per i tanti italiani colpiti dalla sclerosi multipla. Conclude Giorgio, «non basta solo il cuore, ma di più anime nobili. Vi aspetto a San Marzano nei giorni 7 e 8 ottobre».
Marco Visconti