Tradimento e irriconoscenza. Questi sono stati i sentimenti provati dai colleghi di Anna Ferrazzano alla notizia della sua decisione di abbandonare il gruppo Pdl al Comune di Salerno e in contemporanea il direttivo del partito nel quale era entrata come componente del listino bloccato della mozione Russo-Iannone. La sua scelta ha lasciato interdetti molti e amareggiati alcuni.
«Resto basito di questa notizia – afferma il consigliere comunale del Pdl Roberto Celano – anche perchè l’ho dovuta apprendere dai giornali. Già in consiglio comunale aveva mostrato di essersi staccata dal gruppo dell’opposizione ed era diventata molto dialogante con la maggioranza anche su argomenti non approvabili in virtù dell’illegittimità di certi provvedimenti. Con questo cambiamento si stava lentamente allontanando da un progetto per cui noi tutti l’avevamo sostenuta durante la campagna elettorale». Conclusione amara quella di Celano. «Il suo è stato un tradimento verso di noi ma anche e soprattutto verso gli elettori. Considero la sua una scelta errata».Parole dure arrivano anche dal consigliere di Pdl-Principe Arechi Raffaele Adinolfi. «Dopo la vicenda della votazione sull’argomento Feudi aveva provato a stemperare quanto successo, parlando di semplici problemi organizzativi per cercare di tenere unito il gruppo. Evidentemente, è la prova che da tempo stava maturando questa decisione. Una decisione che è indipendente dai comportamenti tenuti all’interno dal gruppo, ma che riguarda la ricerca di spazi personali maggiori. Rendersi conto di questo non fa piacere perchè ci abbiamo creduto nella sua candidatura. Questa è un tipo di politica che a me non piace; spero che gli elettori capiscano che nella politica non contano le persone ma le idee».
Toni decisamente più morbidi quelli usati dal collega Giuseppe Zitarosa. «La decisione di Anna mi dispiace sia a livello umano che politico perchè penso sia una persona. In campagna ha dato tutta se stessa dimostrando di essere validissima. Davvero non so cosa pensare».
Ancora più diplomatico il consigliere, nonchè assessore provinciale, Pietro Damiano Stasi che si trincera dietro il classico “no comment”.
Infine, il commento del coordinatore del Pdl Antonio Mauro Russo. «Non conosco le motivazioni alla base di un simile gesto. Penso però che per i problemi personali non può pagare l’intero partito. La sua non è stata una scelta politica ma personale. Avrebbe dovuto ringraziare per quello che ha avuto e non dannarsi per quello che ha perso. La sua è stata una dimostrazione di poca riconoscenza».