Ruggi, la tiktoker siciliana fuma l’elettronica in stanza - Le Cronache Salerno
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Ruggi, la tiktoker siciliana fuma l’elettronica in stanza

Ruggi, la tiktoker siciliana fuma l’elettronica in stanza

Le regole al Ruggi valgono per tutti? Evidentemente no. Bisogna avere, come sempre, le spalle coperte. Così nella disorganizzazione generale di un’azienda ospedaliera che fatica a mantenere ordine – e altrettanta fatica fa a “comunicare” notizie se non sotto dettatura e quando il capo stabilisce, ignorando i comuni mortali – tutto può succedere. Anche fumare in stanza mentre si è ricoverati. Ebbene sì, la famosa tiktoker siciliana, investita a Pontecagnano Faiano al termine di un evento e attualmente ricoverata al Ruggi tutto può, anche fumare in stanza. Errore grave, gravissimo se si considera la totale assenza di controlli nonostante gli odori prodotti dalla sigaretta elettronica (proibita al pari della classica sigaretta). Ancor più grave considerata l’ampia diffusione delle immagini su uno dei social più utilizzati dai giovani. Ancor più disgustoso consentire che ciò avvenga in “diretta”. Ma andiamo con ordine: la giovane creator, come già detto, è ricoverata al Ruggi in seguito all’incidente. Nella serata di ieri ha voluto aggiornare i suoi followers attraverso una diretta. Diverse le persone collegate, tra giovani e giovanissimi e tra una chiacchiera e l’altra la ragazza “fumava” la sigaretta elettronica, come emerge dallo screen, e dai tanti commenti lasciati dagli utenti chiedendo di posare la sigaretta e di rispettare le regole. Ebbene, possibile che nessuno abbia sentito l’odore proveniente dalla stanza della paziente? Possibile che nessuno, tra infermieri e oss, attraversi di sera – anche per sbaglio – i corridoi del reparto per capire cosa accade? La risposta chiaramente è no. O forse un sì ma se sei conosciuta sui social forse puoi tutto, anche distrarsi con l’elettronica. Chiaramente, inutile aspettarsi un intervento da parte del direttore generale Vincenzo D’Amato che continua a scegliere la via del silenzio, limitandosi ad assistere allo spettacolo indecoroso che quotidianamente viene offerto ai pazienti. Erika Noschese