di Marta Naddei
Il Ruggi nelle mani di Elvira Lenzi per altri settanta giorni. E’ questo il termine che il Consiglio di Stato ha fissato per consentire alla Regione Campania di trovare la quadratura del cerchio in merito al nuovo direttore generale dell’Azienda ospedaliera universitaria di Salerno, San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona e porre fine alla guerra di ricorsi con l’Università degli Studi di Salerno e con il rettore Raimondo Pasquino che non ha mai mandato giù la nomina della radiologa irpina e sulla proroga dell’incarico a lei concessa, perché, a parere del Magnifico, è stata una scelta unilaterale da parte dello staff regionale. Nella giornata di ieri è stata pubblicata l’ordinanza emessa dai giudici della terza sezione di palazzo Spada (presidente Pier Giorgio Lignani e consiglieri Bruno Rosario Polito, Vittorio Stelo, Lydia Ada Orsola Spiezia, Massimiliano Noccelli) i quali hanno concesso una dilazione dei tempi alla Regione (che ha istituito una apposita commissione) per individuare la rosa dei candidati alla carica di direttore generale dell’azienda ospedaliera salernitana, da cui poi verrà fuori il nome del successore di Elvira Lenzi. Oltre a questi due mesi e dieci giorni di tempo concessi a palazzo Santa Lucia, che nel proprio ricorso aveva lamentato proprio una eccessiva ristrettezza dei tempi per l’espletamento di una procedura così delicata e complessa, i magistrati amministrativi hanno inoltre disposto altri dieci giorni in cui le due parti in causa, ovvero Regione ed Università, dovranno trovare una intesa sulla professionalità da mettere al timone del Ruggi. Dalla Regione, probabilmente, avranno tirato un respiro di sollievo: quando scadranno i termini per la decisione in merito al nome del manager, Raimondo Pasquino avrà consegnato ufficialmente il testimone del rettorato nelle mani del suo successorre Aurelio Tommasetti. Dal prossimo primo novembre, infatti, guiderà lui l’Ateneo salernitano. Una situazione che di certo non spiacerà al governatore Caldoro ed a Elvira Lenzi che hanno trovato proprio in Pasquino il loro più accanito avvversario. Respinto, invece, il ricorso presentato proprio dai legali dell’Ateneo, perché, si legge nel testo dell’ordinanza, «gli estremi di danno allegati dall’ Università appellante – in base a motivi che investono gli aspetti formali del procedimento di selezione del Direttore Generale – recedono a fronte del primario interesse di pervenire alla nomina dell’organo di vertice dell’Azienda ospedaliera».
Dunque, almeno per il momento Elvira Lenzi resterà dov’è.