Anche l’azienda ospedaliera universitaria Ruggi d’Aragona di Salerno prova a fare cassa e lo fa mettendo all’asta alcuni pezzi del patrimonio mobiliare ed immobiliare. Tra i beni che saranno venduti il lotto n.1: Via Porta Rateprandi n.31 per 48.384,00 euro; lotto n.2 : Via Porta Rateprandi n. 33 per 82.555,20 euro; otto n.3: Via Porta Rateprandi n. 35 per € 33.264,00; lotto. n.4: Via Gradoni n.1 per € 66.355,20; lotto n.5: Via Torquato Tasso n. 45, per € 18.314,10; lotto n.6: Via Torquato Tasso n.51 per € 38.707,20; lotto n.7: Via Torquato Tasso n. 47, per € 31.752,00; lotto n.8 : Via Torquato Tasso n. 47 per € 23.284,80; lotto n.9 : Via Torquato Tasso n. 47 per € 42.638,40; lotto n.10: Via Torquato Tasso n. 47, per € 93.844,80; lotto n.11: Via Torquato Tasso n.49, per € 20.275,20; lotto n.12: Via Torquato Tasso n.49, per € 97.675,20; lotto n.13: Via Torquato Tasso n.49, per € 31.104,00; lotto n.14: Via Torquato Tasso n.49, per € 105.235,20. È ormai da tempo che il Ruggi prova a vendere questi beni, meno importanti rispetto all’importante proprietà del Ruggi ma per sapere se questa volta l’asta avrà esito positivo bisognerà attendere il prossimo 9 ottobre quando, alle ore 10, presso l’aula Trotula de Ruggiero si terrà l’apertura delle buste con la scadenza dell’asta fissata alle ore 12 del 7 ottobre. Purtroppo già si è registrato un flop dell’asta rispetto al tentativo di vendita di beni appartenenti del marchese Giovanni Ruggi d’Aragona che il 2 luglio 1870 aveva donato i suoi possedimenti al nosocomio di Salerno, vietandone la vendita. Si tratta di immobili realizzati da oltre 70 anni per i quali si applica la disciplina per la tutela dei beni culturali e ambientali. Nel mese di giugno anche la Provincia di Salerno aveva pubblicato il Bando d’asta pubblica per la vendita di beni immobili compresi nel Piano delle alienazioni e valorizzazioni della Provincia di Salerno. Si tratta di una pratica comunbe agli enti in difficoltà. Di fatti, anche il Comune di Salerno negli anni ha provato a vendere all’asta alcuni beni di sua proprietà, come avvenuto poi in alcuni casi.
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