Ruggero Cappuccio: retrospettiva sulla Memoria - Le Cronache
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Ruggero Cappuccio: retrospettiva sulla Memoria

Ruggero Cappuccio: retrospettiva sulla Memoria

Sono Lino Guanciale e Marco Bellocchio i vincitori del premio “Segreti d’Autore”. Il festival giunto alla sua XIII edizione prenderà il via venerdì da Palazzo Coppola in Sessa Cilento, per concludersi il 10 settembre

Di Olga Chieffi

La “memoria” è fondamentale. Importante. A differenza del ricordo non rappresenta solo un’immagine di qualcosa che è stato, ma ne fissa nell’umanità l’idea, generando cultura, conoscenza e alimentando riflessione. La memoria è connessa con le emozioni, con le proprie radici familiari e culturali, con la nostra capacità di resilienza, con i valori e la dignità. Riscoprire il passato ci offre l’opportunità di comprendere quali bisogni ci sono stati negati, chi ci ha protetti o calpestati, quali sofferenze abbiamo superato, ma soprattutto ci permette di ricomporre il puzzle della nostra storia. Una storia unica ed irripetibile che appartiene solo a noi stessi. Crediamo che ognuno debba concedersi l’opportunità di riscoprire il proprio passato, fermarsi un attimo e ricordare. Ricordare, spesso, non risulta essere un viaggio comodo e tranquillo, e anzi, ci fa sentire terribilmente angosciati. Di qui i due appuntamenti clou quello di sabato 2 settembre quando l’ospite del Festival sarà Lino Guanciale, che dialogherà con la direttrice artistica Nadia Baldi su “L’ Arte di dimenticare” e quello del 9 quando col regista Marco Bellocchio, dialogherà proprio Ruggero Cappuccio sul tema “La prospettiva della memoria”. L’umanità ha bisogno di ricordare. Queste le arti perché servissero da enorme memoria per tutti i comportamenti degli uomini e delle donne e le loro emozioni. Il cartellone del Festival ideato da Ruggero Cappuccio e affidato alla direzione artistica di Nadia Baldi. dedicato ad Ambiente, Scienze, Arti e Legalità, verrà inaugurato il I settembre, ma hanno già avuto inizio le residenze “O.M.A. Oneiric Multiple Artifex”, a cura di Enzo Mirone e Karla Kracht, e “La ricerca della normalità rende speciali”, un progetto di Rossella Pugliese. L’inaugurazione, nel palazzo Coppola di Valle/Sessa Cilento, location in esclusiva dell’intera programmazione, è all’insegna del cinema e del legame con il territorio. Alle 21.30 si potrà assistere infatti a “La fuga”, il film di Renato Salvetti, ambientato nel Cilento e nato da un laboratorio tenuto dalle attrici Franca Abategiovanni e Marina Sorrenti. Il direttore della fotografia è Davide Aronica. Sono due invece gli appuntamenti previsti per domenica 3 settembre. Alle 20.30 c’è “Tango a Palazzo”, frutto di una residenza artistica di Stefan Pan e Marcello Riunno, dove l’improvvisazione di 12 ballerini provenienti da diverse nazioni si fonde alla natura cilentana in un mix di danza e culture. Un’ora dopo, alle 21.30, Enzo Mirone e Karla Kracht daranno vita al loro spettacolo “O.M.A. Oneiric Multiple Artifex”, nel quale immagini, voci, suoni e oggetti del passato appartengono al presente e prefigurano il futuro. Il gioco del tempo, attraverso la modernizzazione di un mito classico che approda fino all’opera rock, è anche il filo conduttore di “Family affairs”, testo originale scritto a quattro mani da Flavia Pezzo e Fulvio Cauteruccio, che cura anche la regia della messa in scena. Un lavoro, in programma il 4 settembre alle 21, che restituisce voce a Ismene, sorella di Antigone e simbolo di un mondo femminile costretto in tanti Paesi ancora oggi al silenzio. Coniugherà la musica portoghese e quella della tradizione popolare napoletana e siciliana, con quelle note particolari, comuni a tutti i Sud del mondo, un n Sud, il nostro che ha sempre assorbito tutto, riuscendo a rimanere in fondo se stesso, un Sud contaminato, da sonorità e tradizioni appartenenti ad altre culture, dall’Africa, all’ oriente, un grande Sud, verso cui navigheremo, con il raffinato concerto acustico “Lisbona-Palermo A/R” che vede protagonisti martedì 5 alle ore 21 la cantautrice romana dal cuore salernitano Roberta Rossi e il pianista Sebastian Marino. Il 6 a “Segreti d’Autore”  sarà il giorno dedicato a “Nando Paone si racconta”. Un incontro a ruota libera con l’attore napoletano, condotto dalla giornalista Gabriella Diliberto. Nel corso dell’intervista, in programma alle 21, ci saranno intermezzi di spettacolo e reading di Paone. Il teatro di un grande protagonista della scena quale Annibale Ruccello e quello dell’ attrice Franca Abategiovanni animeranno, invece, la serata del 7 settembre. Alle 20 sarà presentato il libro di Carmen Lucia, edito da BeaT, “Il corpo, il suono e la scena. Per una drammaturgia sui corpi e sui suoni. Analisi della lingua di scena dei testi teatrali di Annibale Ruccello” con Enrico Bernard, che dialogherà con l’autrice. A seguire, alle 21.30, Franca Abategiovanni sarà la protagonista di “Teresa Zum Zum” di Cesare Belsito, dove un suono onomatopeico incarna le paure e la tenera follia di una donna e della sua solitudine. “Cristo di periferia”, con Francesco Montanari, testo e regia di Davide Sacco, è la suggestiva proposta di venerdì 8 settembre alle ore 21, con le musiche dal vivo di Raimondo Esposito. Lo spettacolo sarà preceduto, alle 18, dalla “Stand up Cilento” sul tema “Restanza”. Introducono e moderano Domenico Nicoletti e Antonio Santoro. Un format semplice e dinamico mette un microfono a disposizione del pubblico. L’ultima giornata del festival è prevista per il 10 settembre e inizierà con una masterclass di Marco Bellocchio, riservata a non più di 25 partecipanti le cui richieste vanno inviate entro il 6 settembre alla direzione del festival.In serata, gli ultimi due eventi: alle 20 verrà presentato il libro di Eugenio Ciacchi e Giuseppe Galzerano “Cesare Batacchi un innocente condannato all’ergastolo”, che fa riemergere dalle nebbie del passato una storia dimenticata e sconosciuta di malagiustizia italiana, mentre, a seguire, andrà in scena l’esito del laboratorio, a cura di Nadia Baldi, “Il suono dei sensi-Il senso dei suoni”. Durante il Festival saranno visitabili, dalle 18 alle 20 di ogni giorno, anche quattro mostre “Il tempo dell’attesa” di Lia Pasqualino, “Sinaesthet X” di Vincenzo Fiorillo e Paolo Iammarrone, “Malura” di Simona Fredella e “Le Forme dell’anima” di Marina Turco. Si potrà, inoltre, partecipare ad alcune interessanti attività collaterali come il laboratorio “Yogacanto”, a cura di Roberta Rossi, e le passeggiate con Antonio Malatesta e Dionisia De Santis. Il 2, 5 e 7 settembre, Antonio Malatesta, guida ufficiale del Parco Nazionale del Cilento Vda, condurrà i visitatori alla scoperta delle piccole e grandi storie nascoste nelle campagne della verdissima valle, mentre il 3, l’8 e il 10 settembre, Dionisia De Santis, esperta in botanica, erboristeria e fitoterapia, accompagnerà invece il pubblico in un affascinante percorso tra la flora anche “magica” dei nostri luoghi.