Rose Villain e il "caso" della preta - Le Cronache Ultimora
Ultimora

Rose Villain e il “caso” della preta

Rose Villain e il “caso” della preta

Tonino Scala

Sanremo 2025: Rose Villain e il “caso” della preta – Quando un complimento diventa un fenomeno virale Sanremo è Sanremo, e questo significa che ogni sera ci regala momenti destinati a diventare virali. Ieri, il teatro Ariston è stato il palcoscenico non solo della musica, ma anche di un episodio che ha acceso i social e diviso l’opinione pubblica. Protagonista? Rose Villain e un urlo in platea: “Si’ ‘na preta!”. L’urlo che ha fatto tremare l’Ariston Rose Villain sale sul palco, vestita di rosso, pronta a esibirsi con Fuorilegge. Il pubblico è attento, il momento è carico di tensione. Ed ecco che, dal buio della sala, una voce maschile esclama “Sei bellissima!”. Tutto regolare, un classico apprezzamento che non sorprende nessuno. Ma ecco che, pochi istanti dopo, un altro spettatore decide di alzare la posta e grida “Si’ ‘na preta!”. Il pubblico ha un attimo di esitazione: applauso o mormorio? Che ha detto? E subito il popolo del web si scatena. Tra chi ride e chi si scandalizza, la frase diventa in un attimo il tormentone della serata. Ma cosa vuol dire “Si’ ‘na preta”? Per chi non mastica il napoletano, “preta” significa “pietra”. Quindi, tradotto alla lettera, il senso è “sei una pietra”. Ora, di primo acchito, potrebbe sembrare un insulto. Ma, nel linguaggio dialettale, ha un significato più sfumato: qualcosa di bello, perfetto, scolpito nella roccia, come un’opera d’arte. Insomma, se lo scultore greco Fidia fosse stato campano, probabilmente avrebbe guardato le sue statue di marmo e avrebbe esclamato: “Si’ ‘na preta”. Caso montato ad arte o colpo di fortuna? E qui arriva la parte più interessante: è stata una trovata di marketing? Perché, diciamocelo, una coincidenza del genere è da manuale. Il brano si chiama Fuorilegge e il commento urlato da uno spettatore salernitano (almeno stando ai social) è sembrato qualcosa “fuori dalle regole”, qualcosa che rompe gli schemi. Se fosse stato programmato, sarebbe stato un colpo da maestro. L’indignazione social: è sessismo o semplice folklore? Ovviamente, la polemica non si è fatta attendere. Per alcuni, l’episodio è stato un momento di folklore, una frase simpatica detta senza malizia. Per altri, invece, è l’ennesima dimostrazione di come le donne vengano spesso ridotte a oggetti da giudicare per il loro aspetto fisico. Ma qui viene il punto: e se ci fossimo fermati solo sul “Sei bellissima”? Non sarebbe anche quella una forma di violenza, nel senso più sottile del termine? Perché ridurre sempre una donna alla sua estetica? Perché non commentare la sua bravura, il suo talento, la sua capacità di tenere il palco? Il problema, dunque, non è tanto preta sì o preta no, ma il fatto che troppo spesso la prima reazione davanti a una donna che si esibisce è un giudizio sul suo aspetto e non sulle sue capacità. Se la stessa scena fosse accaduta con un uomo, qualcuno avrebbe gridato “Sei bellissimo”? O forse si sarebbe parlato di voce, tecnica, espressività? Non lo so, ma di sicuro sentendo una voce femminile gridare “Si’ ‘na preta” a un uomo mi avrebbe fatto sorridere allo stesso modo e mi avrebbe fatto pensare all’uguaglianza: ‘na preta è ‘na preta! Che idea mi sono fatto? Nessuna idea. Ho sorriso. L’ho detto subito a mio figlio e a mia moglie che si stava addormentando. La reazione? Mio figlio si è scompisciato dalle risate. Mia moglie? Non so se abbia capito, ha accennato un sorriso e si è girata dall’altra parte. In tutto questo Sophiae, la mia cagnolina, abbaiava come una forsennata. Niente a che vedere con la polemica, voleva solo giocare con la palla. E forse aveva ragione lei. Rose Villain risponde con ironia E la diretta interessata? Ha dimostrato di essere più avanti di tutti, rispondendo con una semplice emoji di una pietra nelle sue storie Instagram. Niente polemiche, niente dichiarazioni infuocate. Ha preso la cosa con leggerezza, ma senza ignorare il fatto che si è trattato di un episodio simbolico. Dopotutto, il vero problema non è stato tanto l’urlo in sé, quanto il dibattito che ne è scaturito. Perché ancora oggi una donna, sul palco più importante della musica italiana, deve essere giudicata prima per il suo aspetto e poi per la sua arte? Sanremo è solo all’inizio, e già si parla più di un grido dal pubblico che delle canzoni in gara. Segno che il Festival non è solo musica, ma anche uno specchio della società. E alla fine, la vera domanda non è se Si’ ‘na preta fosse un complimento o un affronto, ma quando riusciremo a guardare una donna oltre la sua immagine. E voi, da che parte state? Team “Si’ ‘na preta” o Team “Lasciamo stare l’estetica e parliamo di musica”? Se dovessi dire quali sono state le mie pietre, non avrei dubbi: Brunori Sas, che ha parlato dell’amore per la figlia, Cristicchi, che ha cantato l’amore per la madre, e Lucio Corsi, che ha portato in scena la fragilità. Perché le pietre che contano davvero sono quelle che costruiscono, che parlano di amore e di emozioni, non quelle che finiscono in un’eterna polemica.

Seguici su twitter

@LCronache

Seguici su Instagram

@le_cronache

Seguici Su Facebook

Segui in tempo reale