Damiano Romano, la difesa della mamma - Le Cronache Ultimora
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Damiano Romano, la difesa della mamma

Damiano Romano, la difesa della mamma

di Erika Noschese

Si chiama Damiano Romano , figlio del titolare del Bar Hilton di via Generale Clark, l’uomo che martedì sera dalla platea di Sanremo ha urlato “Si na pret”, pochi secondi prima dell’esibizione di Rose Villain. Un’esclamazione che si è ben udita, anche dai telespettatori che, comodamente da casa, assistevano al Festival della Musica Italiana. Il ragazzo, nel pronunciare quella frase, non si sarebbe mai immaginato il clamore mediatico delle ore immediatamente successive; poi ha realizzato di essere, seppur senza mai essere citato, sulle prime pagine dei giornali nazionali e non, e ha provato a far finire nel dimenticatoio quella polemica, sterile, sollevata da chi ha gridato al sessismo. Nulla di più sbagliato. “Si na pret” è un’espressione napoletana utilizzata per complimentarsi per il fisico statuario. Trentenne, giovane imprenditore, Damiano è stato – ed è – al centro dell’attenzione tanto che il suo tentativo di restare anonimo, forse per paura di finire nel vortice delle polemiche, è miseramente fallito. In poche ore, infatti, il bar Hilton è diventato l’attrazione di tanti appassionati di Sanremo e a “difendere” il giovane ci hanno pensato i genitori. «Lo dico sempre alla mamma», ha scherzato Piero, titolare del bar. «Ci sta, perché è una bella ragazza. Veramente, ha fatto la differenza rispetto alle altre partecipanti e, lo ripeto, è davvero bella – ha raccontato la mamma – No, non era affatto preparato. Quell’esclamazione è stata spontanea». La mamma ammette poi di non aver, inizialmente, riconosciuto la voce del figlio Damiano: «Quando ha gridato a Rocco Hunt (artista salernitano in gara al Festival, ndr) di essere il migliore ho riconosciuto la sua voce. Poi, quando ha urlato “si na pret” alla giovane cantante non ne ero convinta. Ho pensato: “e ora, cosa succede?” – ha raccontato ancora la donna – Ho avuto la conferma solo stamattina (ieri per chi legge, ndr): tutti i giornali ne parlano e lui mi ha detto “Sì, mamma, sono stato io”». Intanto, Rose Villain sembra aver gradito l’apprezzamento, da donna intelligente qual è, tanto che nel pomeriggio di ieri ha postato sui social una sua foto con la maglietta con la scritta “pret”, ricordando di essere in gara con il codice 14. La foto è stata un successo e i fan si sono scatenati. La polemica. A sollevare una sterile, quanto inutile, polemica è stata la consigliera alle Politiche Sociali Paola De Roberto che, attraverso i social, ha detto la sua: «Un giovane, qualcuno dice salernitano, urla quello che lui dice essere un apprezzamento, a un’artista, donna, che sta per esibirsi su uno dei palcoscenici italiani più importanti per chi fa musica. Non ho amato questo cosiddetto “apprezzamento” ma ancora di meno amo che il giorno dopo la prima serata di un evento con tanti artisti di valore non si parli di musica ma di una frase detta di getto, per me volgare (al di là delle intenzioni di chi l’ha detta), che non dovrebbe essere rilanciata da nessuno, men che meno da testate giornalistiche importanti. In sintesi, noi non siamo meglio di lui!», ha detto la De Roberto, accusando di “volgarità” il giovane imprenditore salernitano.