di Arturo Calabrese
L’ospedale di comunità di Roccadaspide, che sorge all’interno dell’ospedale, potrebbe raggiungere il nosocomio di Agropoli in quello che è un primato e cioè le inaugurazioni.
L’ospedale di comunità è stato inaugurato in pompa magna ad aprile con la presenza anche del presidente Vincenzo De Luca oltre che con una lunga serie di sindaci, amministratori e imprenditori a fargli da codazzo. Da allora ad oggi sono passati ben sette mesi e la casa di comunità è ancora mestamente chiusa.
Adesso, però, interviene il vicesindaco di Roccadaspide Girolamo Auricchio che, tra una querela e l’altra, annuncia l’apertura del centro. La seconda inaugurazione, o secondo annuncio come dire si voglia, sarà il prossimo 16 di novembre.
Non è dato sapere se ci sarà un altro taglio del nastro o un’altra cerimonia, ma non è da escludere che l’evento sarà sfruttato per una delle solite passeggiate elettorali a cui i politici nostrani hanno abituato il popolo in materia di sanità e non solo. Sono trascorsi sette mesi da quella manifestazione e dunque tra qualche giorno l’ospedale di comunità entrerà in funzione.
Il vicesindaco di Roccadaspide, a lungo sindaco ed oggi sostituito dal suo ultimo vice, è anche presidente dell’associazione Arre Interne del Cilento e come tale annuncia l’avvio delle attività. Non mancano i soliti ringraziamenti all’Asl, ovviamente, come anche le promesse di ulteriori posti letto. Rimangono però gli ultimi mesi di inattività o di non operatività.La motivazione addotto da Auricchio è la mancanza di personale, infermieri ed operatori socio sanitari. Una criticità risaputa per i territori e per l’Asl salernitana ma anche per tutta la Campania. È purtroppo così, ma la domanda che sorge spontanea è come mai nessuno se ne sia accorto prima di oggi.
La mancanza di lavoratori che avrebbero dovuto prestare la propria opera all’interno dell’ospedale di comunità è una novità che Auricchio scopre soltanto ora? Probabile. La mancanza di personale è un’emergenza ben nota e che riguarda altre aree della Campania ma anche dell’intera Italia. A Roccadaspide, però, questa notizia non era arrivata e quindi ad aprile, con De Luca e relativo stuolo, si poteva inaugurare. Il fatto che non ci fossero lavoratori, qualora lo si sapesse, non sarebbe stato un problema.
La vicenda dell’ospedale di comunità di Roccadaspide, inoltre, incrocia la sua strada con la Dervit, società finita nello scandalo legato a Franco Alfieri e i cui vertici Alfonso D’Auria e Vittorio De Rosa sono ai domiciliari. La realtà, nello specifico, ha donato all’ospedale dei televisori, con la felicità del’ente pubblico di Roccadaspide che ha pubblicato la cosa, con tanto di logo della società, sui propri social.