di Red.Cro.
«Salerno? Rispetto a tante altre realtà del Mezzogiorno, e soprattutto rispetto agli altri comuni della Campania ha retto il colpo della forte crisi degli ultimi anni, e in prospettiva sta continuando a crescere sul territorio». A comunicarlo è stato, nel corso dell’appuntamento di ieri sera presso la Camera di Commercio di Salerno, il presidente dell’Associazione Articolo 41 già assessore al bilancio del Comune di Salerno Roberto De Luca, il quale ha commentato i dati elaborati e incrociati della Svimez e della stessa Camera di Commercio riguardante i livelli di sviluppo territoriale, inteso sia come investimenti sia come occupazione, sul territorio della città e della provincia di Salerno. Un elemento che ovviamente va a cozzare con il sentire comune, con il forte precariato presente in ogni zona di una delle province più estese d’Italia e con la mancanza (anche se a quanto pare non è così, dati di De Luca alla mano) di investimenti sul territorio. A “cozzare” con la relazione di Roberto De Luca sono proprio le dichiarazioni del presidente della Camera di Commercio di Salerno, Andrea Prete, molto più filo-deluchiano verso il lato senior che verso il lato junior della “casata”: «I nostri dati ci comunicano un triste trend negativo del 20% rispetto agli anni scorsi, il che significa che tante aziende chiudono e, di conseguenza, tantissimi giovani e tante famiglie risultano in forte difficoltà a causa di effettive alternative sul territorio. Va detto che il terziario si sta sviluppando tantissimo, con realtà della piana del Sele che si sono reinventate proponendo un sistema all’avanguardia che tanti ci invidiano attualmente. Se prima si utilizzava un epiteto riguardante il settore agricolo per invitare le persone a trovare un’identità lavorativa più proficua rispetto alle loro capacità, ora questo paragone non è più possibile perché Salerno vive un periodo proficuo da questo punto di vista». Il presidente della Camera di Commercio non ha esitato, poi, a dire la sua sul delicato tema del trasporto merci e dello sviluppo turistico, toccando di fatto i due nodi cruciali che attualmente tengono banco nel concetto di sviluppo territoriale di Salerno e provincia – aeroporto da una parte, porto turistico e commerciale dall’altra – con un occhio anche alla sicurezza che, neanche a dirlo, è attualmente punto fermo nelle nuove priorità del presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca: «Dobbiamo anzitutto capire che non si può giocare con le opportunità di crescita del territorio. Senza l’ok del Governo non si può fare l’accordo con la Gesac, senza l’accordo con la Gesac il governo non dà l’ok. Situazione a dir poco paradossale che va risolta assolutamente, anche perché stiamo toccando con mano quanto lo sviluppo territoriale e turistico può portare all’intera provincia di Salerno, grazie all’apporto del porto turistico Marina d’Arechi e del porto commerciale». Da risolvere c’è anche, secondo Prete, il nodo legato alla sicurezza e al decoro cittadino: «Non è possibile che le personalità di assoluto rilievo che attraccano a Marina d’Arechi, nel percorso fino al centro cittadino, vedano una città sporca con rifiuti depositati illecitamente ovunque. Così come non possiamo pensare che la situazione sicurezza di Napoli sia esclusivamente rivolta a quel territorio e non includa, implicitamente, anche Salerno. Se un investistore nota che ad Afragola ci sono dei problemi di sicurezza legati a fenomeni terzi, penserà automaticamente che gli stessi problemi ci sono anche a Salerno. Dunque la realtà è da considerarsi parificata, sia nel bene in termini di sviluppo sia nel male in termini di necessità di risolvere i problemi di sicurezza esistenti e persistenti».