di Monica De Santis
Non si placano le polemiche per il rinvio dell’inizio dell’anno scolastico nei couni della fascia costiera cilentana. La decisione assunta da diversi sindaci di posticipare il ritorno tra i banchi al prossimo 19 settembre. L’ultimo in ordine di tempo che ha criticato la decisione del sindaco di Agropoli e di quello di Capaccio e di quello di Centola è stato Rossano Sasso, sottosegretario del ministero dell’Istruzione, che nella giornata di ieri ha parlato della scelta dei tre sindaci, accusandoli di non aver pensato al bene dei propri studenti, ma solo a fini personali e di promozione politica. “Nel giorno in cui milioni di studenti in tutta Italia tornano finalmente in classe senza le restrizioni causate dalla pandemia, diversi sindaci del PD della provincia di Salerno stanno negando il diritto allo studio a migliaia di bambini e ragazzi con motivazioni risibili. In molti Comuni, da Centola ad Agropoli a Capaccio Paestum, sono state emesse ordinanze per rinviare l’inizio delle lezioni perchè non si è provveduto a sanificare i locali degli istituti, perchè ci sono troppi turisti e non si riesce a regolare la viabilità o perchè le temperature sono troppo alte. Un’indecenza, un abuso che il ministero dell’Istruzione deve immediatamente stigmatizzare e scongiurare con tutti gli strumenti in suo possesso”, ha detto Rossano Sasso, proseguendo poi “Non è possibile che siano famiglie e studenti a pagare per l’incapacità di amministratori evidentemente inadeguati a ricoprire il ruolo di primi cittadini. Sarebbe interessante capire come questi signori abbiano trascorso l’estate, visto che non sono stati in grado di programmare banali attivita’ in vista dell’inizio dell’anno scolastico. La comunità scolastica, che in questi due anni e mezzo si è comportata in modo ineccepibile e ha sofferto duramente l’impatto della pandemia, non merita simili indecenze: la classe politica, da quella nazionale a quella locale, deve dimostrarsi all’altezza e tornare a trattare il mondo dell’istruzione con il rispetto dovuto. Il segretario del PD, Enrico Letta, – conclude Sasso – ha nulla da dire ai bambini e alle famiglie che troveranno i cancelli delle scuole chiusi a causa dell’incapacità dei propri sindaci?”. Dal canto loro i tre sindaci difendo la loro decisione, assunta per tutelare gli studenti, dicono, visto il perdurare delle alte temperature. Insomma niente mossa politica dietro le loro ordinanze ma solo la volontà di evitare che bambini, ragazzini ed adolescenti restino troppe ore chiusi in classi per la maggior parte esposte al sole e quindi molto, molto calde. Una decisione che è stata presa, lo ricordiamo, dopo aver anche sentito i dirigenti scolastici degli istituti presenti sui tre territori della fascia costiera cilentana. Da qui, la conferma che non ci sarà nessun passo indietro, nonostante le critiche e che le scuole a Centola, Capaccio ed Agropoli apriranno, come da ordinanze emesse nei giorni scorsi, il prossimo 19 settembre