Angelica Tafuri
Procede, seppur a rilento, il conferimento dei rifiuti all’interno dell’ex Stir di Battipaglia. Mentre i camion di Alba entrano grazie al diritto di precedenza restano in coda soprattutto i camion provenienti dall’Agro Nocerino. Una situazione che diventa ogni giorno più insostenibile e mentre il presidente della Provincia, Giuseppe Canfora lancia un appello a De Luca, il senatore Antonio Iannone bacchetta per incapacità il Governatore: «anche in tema di gestione dei rifiuti De Luca e gli uomini del Pd locale raccolgono un fallimento totale. Non solo le ecoballe sono ancora lì ma ora si rischia una nuova emergenza con i rifiuti in strada. Proprio in provincia di Salerno lo Stir di Battipaglia è paralizzato e, quando l’estate bussa alle porte con l’apertura di una nuova stagione turistica, i Comuni si trovano invasi dai rifiuti – dichiara il senatore meloniano – voglio ricordare che negli anni in cui il ciclo rifiuti era provincializzato non abbiamo vissuto neanche un giorno di emergenza. Con la distruzione delle Province, altra colpa storica del Pd nazionale e locale, l’Ato in cui si pensa solo a sfogare il talento innato dei deluchiani per le nomine, la società Ecoambiente che non ha più una governance capace di gestire processi e con un orizzonte di messa in liquidazione, la situazione è al collasso. Regione, Provincia, Ato rifiuti sono tutti detenuti da uomini del Pd e questo è il risultato». Nel frattempo, nell’impianto c’è in primis l’ingresso dei camion di Alba Srl con il carico di rifuiti raccolti a Battipaglia, restano i disagi per gli altri comuni, soprattutto nell’Agro NocerinoSarnese, con i mezzi in attesa all’esterno. A Pagani resta in vigore il divieto di conferimento, mentre la partita più importante si sposta sui tavoli istituzionali per cercare di evitare il completo collasso e blocco dell’impianto. Se ieri la Provincia di Salerno, nell’assise a palazzo Sant’Agostino, ha rinviato il punto all’ordine del giorno che prevedeva la presa d’atto della messa in liquidazione della società Ecoambiente, dallo stesso presidente Giuseppe Canfora arriva l’appello alla Regione e al governatore Vincenzo De Luca di intervenire. In primis per garantire lo svuotamento dello stabilimento, per consentire di ripristinare l’ingresso nell’ex Stir del pattume, e poi perché, sullo sfondo resta la grave condizione economica in cui versa la società partecipata della Provincia, con la necessità di garantire risposte agli 86 lavoratori che, nonostante le incertezze, continuano a fornire il servizio. Ma la società EcoAmbiente intanto è sotto pressione sia per i debiti sia perchè dovrebbe adesso tutelare il lavoro degli operai. E già la Cgil aveva provato a mediare dopo il Consiglio provinciale, cercando il confronto con il presidente Canfora. Dialogo ottenuto e che ha portato soltanto un procrastinare della situazione già di per sè complicata. Ad ottobre i primi segnali della crisi con le dimissioni di Pia Napoli alla gestione della società ma che a quanto pare aveva gettato la spugna, probabilmente visti il susseguirsi delle vicende che oggi vediamo con un’emergenza a pieno che si sta verificando in quasi tutti i comuni della provincia di Salerno.