di Erika Noschese
Matteo Richetti arriva ad Eboli in quello che è sostanzialmente un vero e proprio tour elettorale, prima della Leopolda della prossima settimana, quando sarà ufficializzata la sua candidatura alla segreteria nazionale del Partito Democratico. Richetti, nel corso del suo lungo intervento, ha esposto alcune delle sue idee guida mediante le quali intende dare un nuovo corso politico al partito che negli ultimi tempi ha subito una forte flessione di consensi e chemanca difatti di una guida attendibile. Molti i temi affrontati dal futuro candidato alla guida dei “Dem”, come la questione del commissariamento del ponte Morandi di Genova, la questione reddito di cittadinanza che non costituirebbe un reale supporto per chi non ha la possibilità di lavorare. Così contribuendo ad ingrossare le fila di quanti, pur di ottenerlo, si faranno mettere a lavorare in nero. Per l’esponente renziano, un governo credibile dovrebbe innanzitutto sostenere e ripagare i tanti giovani e le loro famiglie che durante il periodo universitario investono risorse, migliorando anche il sistema dei tirocini. Richetti punta dunque ripartire dal basso, optando per la creazione di una rete politica locale su ogni territorio e puntando prin
cipalmente ai giovani, per coltivare quel dialogo sano che lui stesso riconosce essere mancato al partito negli ultimi anni e che ha allontanato i cittadini dalla politica. La presenza di Richetti si è incastonata in un evento che parte da alcuni esponenti locali del Pd, come Adolfo Lavorgna, e con l’intervento di diverse compagini della realtà sociale come rappresentanti del mondo dell’impresa, dell’Università, dell’economia e della sanità. Un vero e proprio confronto per far incontrare e confrontare la società civile con la politica, quella che, secondo Richetti, il Pd tornerà a fare tra la gente.