di Andrea Pellegrino
Sul caso De Luca, Renzi tace ancora. Attende e valuta l’evolversi della situazione. Ma intanto al Nazareno c’è preoccupazione. E sulla graticola ci sarebbe finito Luca Lotti, tra i principali suppoters della candidatura di Vincenzo De Luca in Campania. L’unico ad aver rotto il silenzio è il ministro Orlando che conosce bene il caso campano. Per il resto si naviga sotto traccia per evitare grande clamore e nuovi passi falsi. Intanto in Campania è Mario Casillo ad imporre la sua linea. Anche contrastando il vicepresidente Fulvio Bonavitacola che avrebbe preferito un profilo basso del Pd rispetto alla vicenda De Luca. Tant’è che si racconta di una accesa telefonata tra i due. L’agenzia di stampa Dire riporta testualmente «Ne’ Mario- ha detto Bonavitacola al presidente dei consiglieri regionali dem- tu nun puo’ ffa’ na cosa e chesta a Enzo De Luca. Tu si’ o capogruppo, ne’ Mario…”. Ancora: «Non puoi fare una cosa del genere mentre i Cinque stelle rompono le scatole» – urlava Bonavitacola, (al punto che il cronista della Dire, nei pressi, non ha potuto fare a meno di ascoltare). Alla base ci sarebbe la volontà di Casillo di chiedere chiarimenti rispetto a quanto accaduto. Volontà che avrebbe spinto il capogruppo regionale del Pd a dare il via libera all’iscrizione all’ordine del giorno dell’audizione di Vincenzo De Luca già nel corso della seduta del Consiglio regionale di lunedì. Forza Italia plaude al disco verde della maggioranza, con Armando Cesaro che dichiara: «La conferenza dei capigruppo del Consiglio regionale della Campania ha accolto la nostra richiesta». Valeria Ciarambino, capogruppo del Movimento Cinque Stelle in Consiglio regionale della Campania avverte: «Non basta che De Luca venga a riferire in aula. Se lo può scordare di fare un altro discorso stile Pol Pot come quello che ha fatto in conferenza stampa. Noi del Movimento Cinque Stelle lo incalzeremo con domande perché i cittadini campani hanno diritto di conoscere la verità. Abbiamo inviato a tutti i consiglieri sia la mozione di sfiducia sia la nostra richiesta di seduta monotematica del Consiglio sulla grave vicenda che coinvolge il Presidente della Giunta – afferma – e non abbiamo avuto alcuna risposta. La nostra sfida è ad almeno 4 consiglieri che vogliono chiarezza e trasparenza a fatti e non a chiacchiere: firmino le nostre richieste. Chiediamo il blocco totale di tutti i provvedimenti e le nomine – conclude Valeria Ciarambino – Non si può pensare di approvare una legge importante come quella del riordino del servizio idrico, peraltro fotocopia di quella presentata dal centrodestra e in contrasto con gli esiti del referendum sull’acqua pubblica, con questo clima e con ombre così pesanti che gravano sul presidente della Giunta».
Intanto prima della seduta, alle ore 9,00 di lunedì, è stata fissata una riunione dalla segreteria regionale del Pd della Campania proprio sul caso De Luca. All’incontro saranno presenti parlamentari e i consiglieri regionali campani.