di Andrea Pellegrino
«Ho provveduto a sospendere Vincenzo De Luca». Sono le parole di Matteo Ren- zi al termine del Consiglio dei Ministri, ini- ziato in forte ritardo rispetto all’orario di convocazione. Nessun provvedimento ad hoc, ha detto il premier: «A norma della legge Severino abbiamo firmato il decreto di sospensione di De Luca da governatore della Campania». Nessun provvedimento ad hoc, dice il premier. Per quanto riguarda la giunta ed il vicepresidente, Vincenzo De Luca potrà o dovrà rifarsi al parere espres- so dall’avvocatura dello Stato. Tant’è che Renzi spiega: «Il presidente – ha detto il premier – può fare gli atti consentiti dal pare- re medesimo, noi abbiamo proceduto alla firma del decreto di sospensione senza fare ricorso ad alcuna normativa ad hoc». «Abbiamo seguito l’iter – ha detto ancora Renzi – penso che ci sarà il ricorso da par te del presidente De Luca. Io mi attendo il ricorso avverso questo atto, poi sarà il presidente De Luca ora a valutare gli atti secondo quanto espresso dall’avvocatura dello Stato nel recente parere espresso sulla vicenda. Dalla nostra avevamo sempre detto che avremmo mantenuto ogni tipo di in- tervento necessario, senza fare ricorso ad alcuna normativa ad hoc. Lo abbiamo dimostrato una volta di più come era doveroso fare». Nessun “salva De Luca” in pratica da parte della presidenza del Consiglio dei Ministri che era stata diffidata dal grup- po campano del Movimento 5 Stelle. Insomma, De Luca dovrà valutare da solo se compiere o no gli atti. «Ora tocca al presidente della regione Campania – ha ribadito il premier Matteo Renzi – valutare se procedere o meno alla nomina della giunta, seguendo il parere dell’avvocatura dello Stato». Tecnicamente ora il dispositivo di sospensione sarà trasmesso dalla presi- denza del Consiglio alla Prefettura di Napoli ed in seguito il Consiglio regionale ne dovrà prende atto. E con molta probabilità il dispositivo dovrà giungere in aula già lunedì mattina. Dopodiché il governatore sospeso farà ricorso utilizzando la strada tracciata da Luigi de Magistris. Nel contempo, però, gli atti che eventualmente compirà – comprese le nomine degli as-sessori e del vicepresidente – potrebbero essere oggetto di ricorso, ora più che mai che non c’è stato nessuno scudo da parte del Consiglio dei Ministri. In dubbio, dunque, la presenza o meno di Vincenzo De Luca alla prima seduta del Consiglio regionale. «De Luca non potrà entrare – dice l’avvocato Oreste Agosto, legale del Movimento 5 Stelle – era sospeso ed è sospeso. Non può compiere nessun atto. Abbiamo già pronte le diffide. Con il nostro originario ricorso avevamo annunciato il caos istituzionale in Campania». Ed anche Antonio Iannone, presidente regionale dei Fratelli d’Italia dice: «Stando così le cose De Luca lunedì non potrà neanche presentarsi in Consiglio. Se dovesse farlo provvederò stesso lunedì mattina a denunciarlo alla Procura della Repubblica di Napoli». Intanto sono ore concitate nei partiti della maggioranza e soprattutto del Pd. In attesa di notizie da Roma, giunte in serata, consiglieri e gruppi dirigenti sono stati per l’intera giornata di ieri alle prese con le nomine ed i posizionamenti. Un primo vertice ha riguardato, presso la sede del Pd di Napoli, tutti i segretari regionali dei partiti che hanno sostenuto la candidatura alla presidenza di Vincenzo De Luca. Poi a seguire il neo governatore, presso il suo quartier generale partenopeo a via Toledo, ha incontrato i trenta consiglieri regionali che compongono la maggioranza. All’ordine del giorno l’indicazione per l’elezione del presi- dente del Consiglio regionale e la composizione dell’ufficio di presidenza, nonché le commissioni regionali. Il governatore, in merito alla poltrona più alta dell’Assise ha espresso un’indicazione in favore di Rosetta D’Amelio, il consigliere che già presenzierà la seduta di lunedì e che ha provveduto alla convocazione e alla stesura dell’ordine del giorno.