di Andrea Pellegrino
La Tartaglione conferma «l’interlocuzione con il Nuovo centro destra» e Michele Grimaldi si dimette dalla segreteria regionale. L’intesa tra Pd e Ncd in vista delle Regionali, accende fortemente il dibattito interno ai due partiti. In particolare nel del partito democratico, già in confusione per la scelta del candidato presidente e per l’eventuale organizzazione delle primarie fissate per il 14 dicembre. Dopo mesi di silenzio, la Tartaglione (segretaria regionale del Pd) scopre le carte, quasi a suggello di un’intesa già sancita con gli alfaniani. Parole che anticipano una direzione regionale (la seconda) che si terrà venerdì alla presenza del vicesegretario nazionale Lorenzo Guerini. «Nel lavoro che il Pd della Campania sta facendo in vista di possibili alleanze – spiega la Tartaglione – abbiamo incontrato i partiti della sinistra che avevano fatto un documento per la Campania e stiamo avendo un’interlocuzione anche con il Nuovo centro destra, all’interno del quale è forte il dibattito visto che loro stessi stanno elaborando le modalità per trovare le convergenze programmatiche col Partito democratico in vista dell’appuntamento regionale non solo campano ma delle tre regioni che andranno al voto a marzo». Il tavolo di trattative, infatti, è nazionale e vede tra i protagonisti lo stesso Matteo Renzi, oltre a Gaetano Quagliariello per l’Ncd. L’intesa che passerebbe per la Campania, a discapito di Caldoro, riguarderebbe il governo nazionale, nonché accordi nelle altre regioni chiamate al voto. Se accordo ci sarà in Campania gli attuali nomi in campo dovrebbero essere spazzati via per far spazio ad un nuovo esponente, si parla insistentemente di Enzo Amendola, capace di far sintesi con i centristi e semmai di evitare anche le primarie. Le uniche resistenze sarebbero del gruppo che fa riferimento a Lello Topo (capogruppo regionale del Pd) che vorrebbe come candidato unitario Enzo Cuomo. Ma entro venerdì anche il nome potrebbe essere ufficializzato. Il tutto mentre le candidature di Vincenzo De Luca ed Andrea Cozzolino perdono consistenza. In particolare il consigliere regionale Mario Casillo avrebbe mollato il sindaco di Salerno per arricchire il fronte di Paolucci, Del Basso de Caro e dello stesso Guglielmo Vaccaro; sul fronte Cozzolino, invece, si lavora per un suo ritiro in cambio di una candidatura a sindaco di Napoli. La diplomazia a quanto pare è già a lavoro da giorni ed entro poche ore potrebbe chiudere il cerchio e convincere anche i bassoliniani. Intanto si sfila Michele Grimaldi che spara a zero sull’eventuale alleanza con Ncd. «Io non ci sto. Considero ciò – spiega – un errore politico ed elettorale, un’offesa al nostro elettorato e un insulto a quei tanti cittadini campani che hanno creduto che i democratici volessero cambiare verso davvero: non solo a se stessi, ma ad una Regione martoriata da cinque anni di governo Caldoro. Nella prossima direzione regionale su questo daremo battaglia. Nel frattempo, siccome nella vita la coerenza è un fattore necessario, rassegno le mie dimissioni dalla segreteria regionale del Pd campano, organismo fluttuante e indefinito, del quale non si capisce l’utilità se non la distribuzione di qualche medaglietta, e nel quale avevo deciso di entrare per dare una mano alla costruzione di un partito rinnovato e unito». Infine l’Udc che sollecita Caldoro ad un chiarimento: «Si rendano operativi provvedimenti legislativi di alto impatto sociale così da realizzare quelle condizioni che sono il cuore di una futura alleanza». «Il nostro partito non è di centrodestra – avvisa il capogruppo Cobellis – ma ha siglato un accoro programmatico con il presidente. Accordo che deve essere rispettato».