“Ho visto che i promotori dei referendum hanno cercato di leggere i risultati in maniera un po’ arzigogolata. Il referendum ha rappresentato una grande sconfitta, netta e chiara. Punto”. Lo dice il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, nel corso della consueta diretta social del venerdi’. “La campagna referendaria si conclude – aggiunge – al di la’ di tutte le posizioni autoconsolatorie, con un mezzo disastro, perche’ dopo questo risultato diventa piu’ difficile la battaglia per la tutela della sicurezza sul lavoro e la battaglia per integrare quella parte di migranti che vive in maniera civile e onesta. Dopo questo referendum, queste battaglie saranno piu’ difficili e in qualche caso impossibili. Questo e’ il risultato degli ideologismi, quando questi pensano di tradursi in iniziativa politica”. De Luca parla di “quesiti astrusi” e definisce alcuni contenuti “perfino controproducenti. “Si dice che quando c’e’ una piccola impresa che fa lavori in subappalto – argomenta – se si determina un incidente sul lavoro, risponde in aggiunta anche l’impresa madre o la stazione appaltante, immaginando che in questo modo tuteliamo la sicurezza sul lavoro. In questo modo noi avremo solo un’esplosione di lavoro nero. La tutela della sicurezza sul lavoro la devono fare gli organi competenti, come la guardia di finanza, le strutture sanitarie e l’Inail, ma non immaginando in questo modo di risolvere problemi complessi”. L’ex sindaco di Salerno giudica poi “preoccupante” l’esito del voto sul quesito che riguardava la cittadinanza. “Anche quello dei migranti e della sicurezza e’ un tema che va affrontato con molta freddezza – spiega – e cercando di capire i motivi di preoccupazione che hanno tanti nostri concittadini”.





