di Monica De Santis
“Si sta dando un’incredibile importanza alla polemica innescata (con un evidente risvolto di marketing pubblicitario) da Maurizio De Giovanni. Si è sentito offeso da cori antinapoletani di tifosi salernitani. Una pratica da deprecare da qualsiasi parte provenga”. A parlare è Marcello Ravveduto, docente di Digital Public History alle Università di Salerno e di Modena e Reggio Emilia. È componente del Consiglio direttivo dell’Associazione Italiana di Public History, che attraverso un post pubblicato sul suo profilo facebook spiega perchè De Giovanni ha sbagliato e soprattutto ricorda che non è la prima volta che lo scrittore sveste i suoi panni per indossare quelli del tifoso… “Tuttavia la questione mi fa sorridere. Credo che il suo caso, come quello dei cori insultanti, sia la tipica incontinenza verbale dell’ultrà. – prosegue ancora Ravveduto – Lo stesso scrittore, in un dibattito in ambito universitario il cui argomento era il mito di Maradona e il suo immaginario, si è scagliato contro la Juventus parlando male di Torino, dei torinesi e definendo Garibaldi un assassino. Per cortesia non fu fermato e concluse il suo intervento, pur essendo inorriditi dal suo dire ai limiti del qualunquismo neoborbonico. Era una iniziativa a distanza di cui conservo la registrazione. – e poi conclude – È proprio vero che saper scrivere non significa necessariamente svolgere una funzione intellettuale”. Di diversa opinione è invece Generoso Andria, che sempre attraverso i social ha commentato… “Si è scatenata una furiosa polemica sul forfait dello scrittore de Giovanni a nn presentare più il suo ultimo lavoro per gli insulti di una minoranza di pseudo tifosi Salernitani (sicuramente minoritaria) nei confronti del Napoli. Tutte le persone di cultura di sono rivoltate censurando questa scelta ed affermando che cultura e sport sono cose distinte e separate . Francamente mi ritengo fuori dal coro. – dice ancora Generoso Andria – Se verso questa gentaglia non verranno presi seri provvedimenti si continuerà a fare filosofia e distinguo ed imperterriti si continuerà con le offese al popolo napoletano. Iniziamo col dire che la lega calcio nn ha mai preso provvedimenti seri perché il calcio e un business troppo importante per disturbarlo . Le società nn vogliono confliggere con gli ultras per motivi di tranquillità e di convenienza. Ed allora? Bisogna far finta di niente quando, mi pare a Verona, scrivono le coordinate per Putin x bombardare Napoli? O quando a Bergamo si fa il tifo x il Vesuvio che deve distruggere. Napoli? Ma qui siamo nel nord che non so se in malafede o per ignoranza vogliono dimenticare che i depredati dai piemontesi e il popolo napoletano.Ovviamente nn riesco a trovare un minimo di ragione o di giustificazione in quei salernitani che dicono: odio Napoli ed i napoletani. – conclude Andria – Tanto premesso dico di accettare anche a malincuore la scelta di De Giovanni che è stata dirompente e finalmente ha posto sul tavolo questa odiosa questione