di Massimo Salvo
E' stato fermato con la pistola ancora addosso, forse pronto a colpire nuovamente indisturbato. Nella serata di lunedì, in via Guarna, alcuni agenti della Squadra mobile di Salerno hanno individuato e bloccato un 64enne resosi responsabile di una serie di rapine commesse a partire dal 2015, segnatamente nel mese di febbraio, per poi perpetuarsi fino ai primi di marzo del 2016: in quest'ultimo caso, infatti, il rapinatore seriale si era scagliato contro due donne ultracinquantenni, nel giro di sole 24 ore, finendo tuttavia per racimolare gioielli solo nella prima delle due azioni. Il tutto giunge al termine di serrate indagini disposte dal pm Maria Carmela Polito, nonché dal capo della Squadra mobile Tommaso Niglio, che ieri mattina ha spiegato l'esito dell'operazione in una conferenza stampa tenutasi presso la caserma Pisacane. Determinante è stata l'acquisizione delle registrazioni derivanti dalle telecamere di videosorveglianza appartenenti ad alcuni negozi della zona centrale di Salerno, cioè quella in cui sono avvenuti i reati; oltre ad esse, utile al prosieguo delle indagini si è rivelato anche il riconoscimento del 64enne da parte delle vittime, tale da renderne possibile il fermo. «In totale – spiega Niglio – sono cinque le rapine che pendono su di lui, tutte avvenute nel centro storico della città e con la stessa modalità: le vittime venivano pedinate in un orario mattutino compreso tra le 10 e le 12, spesso al termine della consueta spesa che precede il pranzo. Poi venivano bloccate, minacciate previa pistola e derubate. La pistola, tuttavia, si è rivelata essere una replica, ma avendo le sembianze di una vera arma ha fatto sì che gli imputassimo l'accusa di rapina aggravata dall'uso delle armi». Niglio illustra anche quanto sia stato difficile per la polizia individuare l'uomo, dal momento che prima d'ora era incensurato. «Una volta acquisito il volto grazie alle telecamere, i miei uomini hanno passato in rassegna diverse zone del centro storico, a partire da via Guarna, laddove poi il 64enne è stato effettivamente individuato nei pressi di un Compro Oro, forse intento a pedinare un'altra potenziale vittima». Dopo un accenno di fuga, l'uomo si è arreso e si è consegnato agli agenti, che lo hanno identificato come un salernitano residente nella zona orientale della città, regolarmente sposato e con figli, impiegato saltuario presso una ditta di traslochi ma falegname da sempre. «Una volta al commissariato, ha motivato i suoi crimini spiegando di essere in difficoltà economiche, ma questa non ovviamente non è una scusante. Pare che la sua famiglia fosse all'oscuro di tutto», ha concluso poi Niglio. Adesso l'uomo è al carcere di Fuorni, a disposizione dell'Autorità giudiziaria, in attesa della convalida del fermo che sarà disposta dal Gip.