Questore: genitori controllate le tasche dei vostri figli - Le Cronache Cronaca
Cronaca Salerno

Questore: genitori controllate le tasche dei vostri figli

Questore: genitori controllate le tasche dei vostri figli

di Erika Noschese

Non è solo un bilancio di numeri, ma un manifesto programmatico quello tracciato ieri dal Questore di Salerno, Giancarlo Conticchio, durante la consueta conferenza stampa di fine anno. In un’aula di via Mario Pagano, il Questore ha delineato il perimetro di un’attività che va oltre la semplice repressione, definendo la sicurezza come un “prodotto” collettivo, una sinergia tra chi indossa la divisa e chi vive quotidianamente le strade della provincia. L’incipit di questo consuntivo non è affidato alle statistiche dei reati, ma a un concetto quasi industriale: la produzione di sicurezza. Una produzione che, nel 2025, ha trovato nei cittadini salernitani non dei semplici spettatori, ma dei soci di maggioranza. Il Questore ha iniziato il suo intervento mettendo in luce come la percezione della sicurezza sia mutata radicalmente nell’ultimo anno, grazie soprattutto a un nuovo rapporto di fiducia con la popolazione. “Noi produciamo sicurezza. La Polizia di Stato produce sicurezza e voglio ringraziare profondamente i cittadini che, con le loro segnalazioni, hanno permesso di far aumentare sensibilmente la percezione della sicurezza stessa. Non vorrei soffermarmi su un dato che porti a un raffronto statistico rigido, poiché il dato sull’emergenza criminale rimane sostanzialmente stabile. Tuttavia, ciò che è aumentato in modo significativo è la partecipazione attiva. Devo ringraziare le migliaia di persone che hanno scelto di non voltarsi dall’altra parte e hanno segnalato situazioni di disagio o di illegalità attraverso la nostra piattaforma YouPol”. L’applicazione YouPol si è rivelata lo strumento di rottura: un ponte digitale che ha permesso di mappare il territorio in tempo reale, portando le pattuglie esattamente dove il bisogno era più urgente, spesso prima che il reato venisse consumato. Uno dei capitoli più densi del bilancio riguarda la violenza di genere. Salerno e la sua provincia non sono rimaste immuni da questa piaga, ma la risposta istituzionale ha puntato tutto sull’anticipazione della soglia di punibilità attraverso gli strumenti amministrativi a disposizione del Questore. “Aumentano le segnalazioni rispetto ai cosiddetti ‘Codici Rossi’. È un dato che leggo positivamente: significa che le donne hanno meno paura di denunciare. Il coordinamento costante con le diverse Procure della Repubblica del territorio sta dando risultati straordinari, specialmente per quanto riguarda l’emissione dei provvedimenti di ammonimento. Nel corso dell’anno ne abbiamo firmati ben 113 per stalking e violenza domestica. Questi provvedimenti sono uno strumento preventivo fondamentale, un cartellino giallo che spesso ferma l’escalation di violenza prima che diventi tragedia. Al tempo stesso, costituiscono un fattore di netta riduzione del fenomeno della violenza sulle donne, poiché agiscono tempestivamente sul maltrattante”. Il passaggio più vibrante e discusso dell’intera conferenza è stato quello dedicato ai giovani e alla “mala movida”. Conticchio non ha parlato solo da pubblico ufficiale, ma ha rivolto un appello quasi paterno alle famiglie salernitane, richiamandole a un dovere di vigilanza che non può essere delegato interamente allo Stato. “È stato un anno fortemente proiettato sulla crescita culturale dei giovani. Noi puntiamo moltissimo sulle nuove generazioni e per questo motivo siamo presenti costantemente nelle scuole e nelle piazze. Il nostro obiettivo primario è far capire ai ragazzi il disvalore sociale della violazione della regola: se a un giovane viene spiegato correttamente il valore profondo della norma, egli capirà l’importanza vitale della legalità per la sua stessa libertà. Ma la scuola e la Polizia non bastano. Mi rivolgo ai genitori: controllate i vostri figli. Non abbiate timore di frugare nelle tasche dei vostri figli prima che escano o quando rientrano. È un invito che faccio con forza affinché le famiglie siano più vigili sui comportamenti e sulle abitudini dei giovani. Prevenire che imbocchino strade pericolose è un compito che inizia tra le mura domestiche”. Strettamente legato al tema dei giovani è quello degli stupefacenti. Il Questore ha analizzato il fenomeno con crudo realismo, evidenziando come la repressione dello spaccio sia solo una faccia della medaglia, mentre l’altra è rappresentata dall’inarrestabile domanda di mercato. “Quella dello spaccio di sostanze stupefacenti resta una piaga di rilievo sull’intera provincia di Salerno. È un fenomeno alimentato da una circostanza innegabile: vi è, purtroppo, una richiesta di consumo sempre maggiore, trasversale alle classi sociali e alle età. È una sfida complessa che ci vede impegnati quotidianamente su tutto il territorio, con sequestri e arresti, ma che richiede una riflessione più ampia sul perché così tante persone cerchino rifugio o sballo nelle droghe”. Il controllo del territorio è passato anche attraverso una gestione rigorosa della presenza straniera e il contrasto ai reati predatori. I numeri parlano di un ufficio immigrazione sotto pressione ma capace di produrre atti concreti per la sicurezza dei comuni. “Sul fronte dell’ordine pubblico e della gestione dei flussi, abbiamo operato con determinazione: nel corso del 2025 abbiamo eseguito l’espulsione di 164 persone che si trovavano in posizione irregolare sul territorio nazionale e che, in molti casi, rappresentavano un pericolo per la tranquillità pubblica. Per quanto riguarda i reati contro il patrimonio, come i furti, registriamo un leggero aumento statistico. Ma attenzione: questo dato è paradossalmente un segno di salute civica. Le persone adesso denunciano di più. C’è una fiducia rinnovata: si denuncia ormai anche il furto di una bicicletta, un fatto che in passato veniva spesso taciuto. Questo ci permette di avere mappe del crimine più precise e di intervenire con maggiore efficacia”. In chiusura, un riconoscimento particolare è stato tributato alla Polizia Postale. In un mondo sempre più interconnesso, la Questura di Salerno ha dimostrato di saper presidiare non solo le piazze fisiche, ma anche quelle virtuali, arrivando a compiere salvataggi insospettabili. “Sul web abbiamo un’ottima impostazione grazie alla Polizia Cybernetica e Postale, che effettua un monitoraggio costante e silenzioso. L’utilizzo attento dei social network da parte dei nostri agenti specializzati sta dando risultati che vanno oltre il contrasto alle truffe online. Siamo riusciti persino a evitare, intervenendo in tempo reale, alcuni tentativi di suicidio che erano stati annunciati in diretta sui social. Dietro quegli schermi ci sono persone, fragilità e pericoli che la Polizia di Stato ha imparato a intercettare per tempo”. Il ritratto che emerge dalle parole di Giancarlo Conticchio è quello di una Polizia moderna, che non si limita ad aspettare la notizia di reato ma che “abita” il territorio. Dalle 164 espulsioni agli 113 ammonimenti per Codice Rosso, fino ai pattugliamenti digitali, il filo conduttore resta la prossimità. Il messaggio finale del Questore ai salernitani è un invito alla continuità: “Non smettete di essere le nostre sentinelle”. La sicurezza del 2026, stando alle premesse del 2025, non dipenderà solo dal numero di volanti in strada, ma dalla capacità di Salerno di confermarsi comunità coesa, dove la legalità è un valore condiviso e non un’imposizione dall’alto.