di Fabio Setta
SALERNO. Che la sorella minore sia diventata maggiorenne e in grado di camminare da sola? E’ questo l’interrogativo di questa estate e la risposta a poco più di due settimane dalla chiusura del mercato sembra essere affermativa. Il rapporto tra Lazio, casa madre e Salernitana, società satellite, sembra essersi effettivamente allentato. Innanzitutto a cominciare dal mercato. Dal club biancoceleste sono arrivati solo Strakosha e Pollace mentre altri giovani che pure potevano essere utili alla causa granata, come ad esempio Crecco, under e prospetto molto interessante, sono stati dirottati altrove. Ultimi casi quelli dell’esterno Vinicius, l’anno scorso al Perugia e segnalato come papabile vice di Franco e ceduto invece dalla Lazio agli svizzeri dello Zurigo e dell’attaccante Perea passato ai francesi del Troyes. Il motivo? Un’ipotesi è quella di presunte frizioni tra Fabiani e Tare legate alla mancata riconferma di Menichini. Ma l’ipotesi più probabile è che Lotito abbia voluto dotare di maggiore autonomia la Salernitana in quanto ora c’è solo una categoria a dividere le due formazioni e troppi passaggi da una società all’altra potrebbero non passare così inosservati. Ma la divisione non c’è stata soltanto sul calciomercato. Anche dal punto di vista organizzativo Lotito sta cercando di costruire a Salerno un progetto autonomo e in grado di andare avanti da solo. Un po’ come avvenuto con l’area comunicazione, avviata da Stefano De Martino e poi lasciata e gestita qui a Salerno. Non è passato inosservato ad esempio che Gianni Russo, sempre al fianco della squadra granata, anche in occasione di concomitanti e importanti match della Lazio. Domenica con il Pisa, invece, Russo non c’era in quanto presente al seguito della Lazio a Shangai. Come sempre nell’ottica della maggiore autonomia vanno letti gli inserimenti nell’organigramma di nuove figure come ad esempio quella di Carpino, ex Parma e Napoli, che si occuperà di marketing oppure di Preiti, ex Parma, che di fatto sta dando una grande mano a Fabiani in sede di calciomercato. E proprio Fabiani in questa operazione di leggero distacco ha guadagnano maggior potere decisionale. Dal mercato alla comunicazione passa tutto per le mani del direttore generale.