di Redazione Culturale
Per il prossimo 9 dicembre l’associazione “Tutta n’ata storia” propone “Quanto se ne S.A.A. di omosessualità? Identità, uguaglianza e diritti civili”, una serata all’insegna del confronto e della condivisione per affrontare in un clima di informalità e convivialità una tematica ancora troppo spesso considerata tabù, soprattutto in territori periferici e relativamente piccoli come Sant’Antonio Abate. L’evento arriva a conclusione di una video-inchiesta girata proprio tra le strade del comprensorio: telecamera alla mano, l’associazione si è servita ancora una volta della sua arma principale – il giornalismo – per raccogliere le opinioni della popolazione abatese. Per l’occasione, i soci si sono inventati “la prima unione civile a Sant’Antonio Abate”. Come avranno reagito i cittadini alla notizia che due uomini stanno per coronare il loro amore proprio nel nostro Comune?
La serata del 9 dicembre sarà l’occasione per presentare i risultati della video-inchiesta, ma non solo. A costituire il fulcro dell’evento la proiezione di “Milk”, film che racconta le reali vicende di Harvey Milk, primo gay dichiarato eletto ad una carica politica negli Stati Uniti. La sua vita, raccontata dal regista Gus Van Sant, servirà per ricavare spunti di riflessione su uguaglianza e diritti civili e per tracciare un paragone tra la condizione degli omosessuali nell’America degli anni ‘70 e quella nell’Italia dei giorni nostri. Di questo e altro si parlerà nel dibattito successivo: una chiacchierata informale tra partecipanti e relatori esperti del tema, tra cui un rappresentante di “Amnesty – sez. Agro Nocerino Sarnese” (gruppo 261). Altre presenze verranno svelate successivamente. Quel che è certo è che non mancheranno le sorprese. L’evento si chiuderà con un momento musicale. Si tratta del terzo micro-progetto del più ampio “Quanto se ne S.A.A.”, ciclo di inchieste connesse ad eventi di sensibilizzazione patrocinati dal Comune di Sant’Antonio Abate. Sono già state affrontate con la stessa modalità altre due tematiche: AIDS e immigrazione.
«Siamo consapevoli che affronteremo un tema delicato – dichiara la presidente Feliciana Mascolo – e che lo faremo in un momento storico particolare. L’inchiesta che abbiamo condotto sul territorio ci ha mostrato che c’è tanto da lavorare per scardinare certi tabù e come associazione pensiamo che offrire un’occasione di dialogo possa costituire un primo passo. Ovviamente, l’evento sarà caratterizzato dal clima che cerchiamo di creare ogni volta: un momento di condivisione, assolutamente libero, informale… una serata tra amici, insomma, con tanto di film e musica, ma dalla quale si possa tornare a casa un po’ più ricchi interiormente.