di Adriano Rescigno
Non le manda a dire Gaetano Amatruda, ad oggi portavoce di Stefano Caldoro e vice coordinatore provinciale di Forza Italia Salerno, replicando a Roberto Celano e Giuseppe Zitarosa, consiglieri comunali di Salern, uno di Fi e l’altro della Lega che probabilmente saranno candidati nella prossima tornata elettorale regionale. Zitarosa e Celano, in sintesi, invitati a dimettersi a prescindere o meno dalla candidatura, al fine di far entrare in consiglio comunale due nuovi elementi come De Fazio e Mammone, si erano interrogati circa il ruolo di Amatruda: «Amatruda fa il politico o il portavoce?» e soprattutto: «Parla per se oppure fa le veci di Caldoro?». Non si è fatta dunque attendere la risposta di Amatruda che sarà candidato anch’esso su Salerno per le regionali all’interno della lista Caldoro presidente. «Parlo di Salerno?- dicen Amatruda – Sono solo le idee di un uomo libero». «È necessario chiarire una cosa – continua – Quando parlo della mia città, il luogo dove sono nato e dove vive la mia famiglia, e perché immagino qualcosa. E quando parlo della “mia Salerno” non sono il portavoce di Caldoro, ne lo avviso o concordo. Perché è altra cosa, perché non avrebbe senso. Perché probabilmente mi fermerebbe. Mi permetto, da uomo libero, di suggerire un metodo. Dico quello che farei io, non ho la pretesa di imporre nulla. Ho l’illusione, invece, di avviare un dibattito ma nulla. Nella città capoluogo bisogna allargare e coinvolgere altre energie. Bisogna coinvolgere ‘la base’ che ha sempre dato una mano in maniera silenziosa. Se fossi consigliere comunale, da oltre un decennio, mi dimetterei un minuto di firmare la candidatura per la Regione, per dare spazio ad altri, per dare il giusto riconoscimento ad una squadra che ha contribuito alla elezione. C’è la possibilità di farlo, io lo farei. È una mia idea. Cosi ho fatto alle ultime comunali quando ho lasciato spazio ad altri rinunciando a diventare consigliere comunale. Spiace leggere polemiche, e’ l’antico vizio di chi vede il dito quando qualcuno indica la Luna», conclude. «Più in generale – dice Amatruda- bisognerà nelle prossime settimane immaginare delle idee che rimettano Salerno al centro dell’agenda. Ma non a chiacchiere. Insieme si dovrà immaginare di intercettare altri fondi europei per il porto, l’ultimo grande finanziamento e’ di Caldoro, poi bisognerà trovare risorse per la fascia costiera e per proteggere la costa. Si dovrà discutere di sanità, un piano straordinario per le assunzioni e per le stabilizzazioni. Su questi temi e non sul cemento bisogna incentrare il dibattito sulla sanità. Basta, dunque ai dibattiti sterili ed ognuno faccia la sua parte».