C’è anche il senatore di Vallo della Lucania, in quota Movimento 5 Stelle, Francesco Castiello al fianco dei cittadini che protestano per difendere il proprio ospedale.
«Solidarietà al comitato di lotta per la difesa dei punti nascita presso l’ospedale di Sapri, nonché presso gli ospedali di Polla e di Vallo della Lucania – dice – Già nel 2018 i punti nascita stavano per essere soppressi a causa del numero di parti inferiore a 500 l’anno: soglia, questa, fissata nel decreto ministeriale Balduzzi che, pur stabilendo tale soglia, rimette, comunque, alla responsabilità della regione la deroga, che è possibile in considerazione delle particolari condizioni orografiche o di viabilità».
«Don Vincenzo – aggiunge Castiello – che aveva già disposto la soppressione dei suddetti punti nascita, con decreto pubblicato sul bollettino ufficiale della regione, di fronte alla forte determinazione del Comitato di lotta e alla ribellione popolare, fini per capitolare, sicché, disattendendo il decreto e autoconfutandosi, non lo mise in atto, peraltro scaricando la responsabilità sui direttori sanitari che avrebbero dovuto decidere in concreto sulla conservazione dei punti nascita anche in caso di parti di numero inferiore a 500 l’anno, assumendosi essi, al suo posto, le connesse responsabilità. A distanza di 5 anni la storia si ripete – e qui l’attacco al presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca – di nuovo è minacciata la sopravvivenza dei punti nascita degli ospedali di Sapri, Polla e Vallo della Lucania. Don Vincenzo, non volendosi assumere la responsabilità della loro sopravvivenza, se la prende con il Ministro della Salute chiedendogli di assumere esso le relative decisioni, quando, invece, la deroga è di esclusiva competenza della regione e, quindi, oggetto di sua personale responsabilità».
Il parlamentare pentastellato, al solito non le manda a dire: «Fatto sta che disattivare i punti nascita dei tre ospedali significa privare il territorio di un importante servizio sanitario spingendo le famiglie verso l’abbandono della periferia e l’inurbamento nei grandi centri della regione. La periferia – lo si sa – non è mai stata nel cuore del Monarca, che ha sempre dedicato le sue attenzioni, per il ben più grande peso elettorale, a Napoli e a Salerno e che, del resto, è da un po’ a questa parte tutto preso dalla preoccupazione di far modificare la legge elettorale – chiosa – per assicurarsi la candidatura per il terzo mandato di governatore della nostra sfortunata regione». Un attacco senza fronzoli quello di Castiello al titolare di Palazzo Santa Lucia che sembra poco interessato alle vicende della sanità.