E’ polemica, a Campagna, per la decisione del sindaco Roberto Monaco di scendere in campo con il centro destra in vista delle prossime elezioni provinciali, in programma per il 31 ottobre. Ad attaccare la decisione del primo cittadino, il gruppo consiliare della città di Campagna, con a capo Andrea Lembo. «Roberto Monaco, l’amministratore a “mezzo servizio”», ha attaccato l’opposizione in una dura nota a firma dei consiglieri Giulia Montera, Massimo D’Ambrosio, Davide Buccella e lo stesso Lembo. «Roberto Monaco, con la candidatura a Presidente della Provincia di Salerno tenta di acquisire “credito politico” nei confronti del centrodestra salernitano, probabilmente in previsione di una sua futura avventura come candidato alle regionali previste nel 2020». Un’ipotesi, quella della candidatura alle regionali, prontamente smentita dal sindaco Monaco: «Non ho nessuna intenzione di dimettermi da sindaco di Campagna», ha tagliato corto l’aspirante presidente della Provincia. Dall’opposizione, duri attacchi nei confronti del numero uno di Palazzo
di Città: «Solo pochi mesi fa si vantava soddisfatto con i cittadini per il suo civismo politico, per l’unico e supremo interesse verso la città ed i cittadini di Campagna». Accuse che sembra non aver accusato Monaco: «Non ho nulla da replicare, sono concentrato nell’amministrare la città di Campagna e nel proporre un’amministrazione diversa alla Provincia». «Caduta la maschera, svelato l’inganno – ha poi aggiunto Lembo – I cittadini di Campagna, nella remota e sciagurata ipotesi di sua elezione, avranno un sindaco part-time: oltre al danno per l’inerzia amministrativa finora registrata, si aggiungerà la beffa di un Presidente della provincia concentrato ancora di più solo su sé stesso e sulle sue prospettive di carriera politica». Per l’opposizione, inoltre, non reggerebbe «la storiella dell’interesse supremo della Città, che qualcuno prova a raccontare per giustificare la sua candidatura: siamo convinti che un pessimo amministratore per il comune non potrà mai trasformarsi in un ottimo amministratore per la nostra
provincia: se Monaco ci ha messo cinque anni per comprendere il funzionamento della macchina amministrativa del comune (ipse dixit), la durata del mandato in provincia non gli sarà sufficiente nemmeno a trovare le chiavi del portone di ingresso di Palazzo S. Agostino». Tra le accuse rivolte al primo cittadino di Campagna anche quella di essere riuscito ad aumentare i servizi che «sono diventati più costosi per i cittadini l’orario lavorativo di alcuni soggetti chiave dell’amministrazione viene dimezzato». Da qui l’annuncio al voto contrario perché « i cittadini di Campagna meritano il rispetto e la dedizione che è stata promessa loro in campagna elettorale e che ancora oggi aspettano di vedere. Lo faremo per la coerenza che dobbiamo ai nostri elettori, che ci hanno dato mandato elettorale per fare opposizione politica e per costruire un’alternativa forte e credibile: questa sarà meglio rappresentata da Michele Strianese per storia, esperienza, capacità amministrativa e politica.».