Provincia: ogni consigliere una stanza, e i fitti aumentano - Le Cronache
Attualità

Provincia: ogni consigliere una stanza, e i fitti aumentano

Provincia: ogni consigliere una stanza, e i fitti aumentano

di Andrea Pellegrino

Se qualcuno sperava che con l’abolizione della giunta provinciale, quindi degli assessorati e con la riduzione dei consiglieri si sarebbero recuperati, non solo soldi pubblici ma almeno spazi fisici all’interno del mega Palazzo Sant’Agostino, può mettersi l’anima in pace: tutte le stanze sono state tranquillamente occupate. Da chi? Dai sedici consiglieri provinciali eletti dalla “politica” durante le elezioni ottobre. Così secondo e terzo piano, dove un tempo sorgevano gli assessorati con tanto di dipendenti al seguito, sono stati completamente occupati dagli attuali amministratori che si sono scelti, in questi giorni, stanze e suppellettili adatte. Naturalmente senza toccare le stanze dei gruppi che restano a disposizione dei consiglieri provinciali. C’è chi ha occupato più di una stanza; chi invece ha preferito il secondo piano, chi il terzo. C’è anche qualcuno si è scelto la stanza valutando la pozione dell’ascensore. Insomma tutti hanno preteso la loro piccola segreteria politica ed amministrativa a via Roma. Eppure la Provincia di Salerno ha sul groppone tantissimi affitti che paga per sistemare uffici e personale. La legge Delrio, oltre a togliere il diritto ai cittadini, in pratica, o meglio in teoria, avrebbe dovuto tagliare sacche di spese inutili a carico dell’ente Provincia che è, tra l’altro, ad un passo dal default. Fino ad ora l’unica azione di risparmio avrebbe riguardato la messa al bando di vendita dell’auto presidenziale. Un’operazione più di facciata che di sostanza. Basti pensare che se tutto fila liscio l’ente incamererà 9 mila euro. Oggi, intanto, si ritornerà in aula ed al centro della seduta – oltre la costituzione dei gruppi consiliari – ci saranno le nomine dei cda delle tante partecipate e delle società provinciali a totale capitale pubblico. Si dice che la ragnatela sia così fitta che un quadro certo della situazione non è ancora all’attenzione dei dirigenti politici ed amministrativi di Palazzo Sant’Agostino.