Forse voleva abbandonare la strada. Lasciare quella vita che le era stata imposta e che mai avrebbe pensato di fare. L’esito dell’autopsia e l’identificazione della donna, forse, permetteranno di chiarire le cause del decesso della prostituta straniera ritrovata morta da un pastore in via dei Carrari nella notte tra il trenta ed il trentuno dicembre. Sulla vicenda indaga la squadra mobile di Salerno coordinata dal vice questore Niglio e dalla dottoressa Cicciotti. Nessuna pista è esclusa al momento. Le uniche certezze riguarda il decesso avvenuto per morte violenta e lo stato di decomposizione del corpo che fa pensare che la morte risalga a tre giorni prima del ritrovamento del cadavere (tra l’altro dilaniato da roditori). La donna dovrebbe essere stata strangolata dal suo carnefice ma anche per quest’ultimo aspetto bisognerà attendere, per un responso definitivo, l’esito dell’autopsia che sarà effettuata dal dottore Giovanni Zotti che ha curato anche l’esame esterno del corpo. L’inchiesta è coordinata dal procuratore Marco Guarriello. Il corpo senza vita della donna è stato ritrovato nella zona industriale diSalerno a poca distanza dal Comando della Polizia Municipale di Salerno in Via dei Carrari. Dovrebbe trattarsi di una cittadina straniera, probabilmente apparentemente sui 30 anni il cui corpo è stato rinvenuto in un campo difficilmente accessibile da Via San Leonardo e scoperto da un pastore che si trovava a passeggiare con il cane. Due le strade battute dagli inquirenti. Una porta direttamente all’ambiente della prostituzione e dal vorticoso giro di affari delle squillo controllate da rumeni ed albanesi. Gli inquirenti stanno cercando di ricostruire le ultime ore della donna e, dopo il ritrovamento del cadavero, sono state ascoltate numerose colleghe. La donna non era stata identificata dalle forze dell’ordine il che fa pensare che si trattasse di un’incensurata. Probabile che la ragazza sia arrivata in Italia da poco tempo con la promessa di una sistemazione si sia ritrovata in strada. Ipotesi che al momento sono al vaglio degli uomini della squadra mobile che non escludono nessuna ipotesi. La prostituzione dell’est europeo, almeno per strada, ha letteralmente soppiantato gli altri vorticosi giri d’affari (un tempo la litoranea era invasa da nigeriane). Violenti e privi di scrupoli i gruppi che controllano l’organizzazione (come emerso anche dall’inchiesta legata al decesso di Natalino Migliaro). Non è del tutto esclusa l’ipotesi di una violenta lite finita male con un cliente troppo esigente o che non voleva pagare quanto pattuito per la prestazione. Elementi , questi, che sono al vaglio delle forze dell’ordine. Entro lunedì l’autopsia del dottore Zotti che dovrebbe chiarire diversi aspetti di questa vicenda.
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