“In questi anni siamo stati in prima linea nella lotta ai cinghiali, impegnati nella ricerca di una soluzione ad un problema atavico. E proprio per dare una sferzata e offrire risposte alle nostre aziende e ai nostri produttori, oltre che alla società civile, proponiamo di affidare al Governatore della Campania Vincenzo De Luca il ruolo di commissario straordinario per la gestione dell’emergenza in atto”. Così Alessandro Mastrocinque, presidente di Cia Campania alla vigilia dell’importante appuntamento congressuale dell’8 aprile al Ramada di Napoli. Una occasione di confronto con i vertici istituzionali Europei, di Governo e Regionali, protagonisti di questa impegnativa stagione di governance e investimenti, invitati al tavolo campano per offrire risposte a lavoratori e aziende agricole. Aprirà gli interventi, coordinati dal direttore regionale Mario Grasso, la vice Presidente del Parlamento Europeo Pina Picierno, a cui seguirà il Sottosegretario di Stato per gli Affari Europei Enzo Amendola, l’Assessore all’Agricoltura della Regione Campania Nicola Caputo, il Presidente della Commissione Bilancio della Regione Campania Franco Picarone, e l’Assessore alle Attività Produttive del Comune di Napoli Teresa Armato. E infine, le conclusioni saranno affidate al presidente Nazionale della Confederazione Agricoltori Dino Scanavino. La giornata si divide in due momenti: il dibattito politico che sarà inaugurato alle 10.00 dal presidente Mastrocinque, e i lavori congressuali calendarizzati alle 14.30 con la relazione delle commissioni, l’approvazione del documento programmatico, l’approvazione dello statuto e l’elezione degli organi. “Ripartire dal territorio” è lo slogan scelto dall’Organizzazione che in occasione dell’VIII assemblea elettiva si prepara a scandire le grandi questioni e le emergenze che impegnano la politica e la rappresentanze sindacali. Reddito, sfida green e digitale sono gli asset futuri su cui Cia intende confrontarsi, per affrontare le difficoltà che stanno affliggendo il comparto e tradurle in nuove opportunità di cambiamento. “L’emergenza cinghiali ha comportato nel tempo gravosi esborsi alla Regione, per sinistri stradali e per il riconoscimento di danni ad aziende agricole. Cia Campania ha partecipato a tutti i tavoli di confronto e ha suggerito proposte tecniche per mitigare il problema e per porre fine alle difficoltà degli agricoltori. Oggi il sovrappopolamento dei cinghiali è diventato un problema di ordine pubblico e sociale. Non possiamo più permetterci di temporeggiare. Vogliamo soluzioni risolutive, che siano in grado di superare la farraginosità della burocrazia e le procedure elefantiache. Tali da poter sancire un metodo di lavoro che possa essere replicato a tutte le questioni. La grande crisi di approvvigionamenti di materie prime ci ha dimostrato che l’agricoltura è centrale nelle politiche di sostenibilità. Cogliamo questa occasione di difficoltà diffuse per costruire il vero cambiamento” conclude.
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