“Da qualche settimana riceviamo decine di telefonate da imprenditori e professionisti di Napoli e provincia che nel corso del ‘primo lockdown’, hanno aderito ad un’associazione datoriale, che per pura casualità, ha utilizzato una denominazione molto simile alla nostra, autorizzando sui vari sistemi di pagamento addebiti mensili o libere donazioni con cadenza periodica. Fino a qui nulla di illecito. Il vero problema è costituito dal fatto che non è concretamente possibile recedere dall’adesione a questa associazione con la relativa revoca del mandato di pagamento”. Lo rende noto Mauro Pantano, presidente della Confederazione Imprese Italia della provincia di Napoli. “Da un’attenta analisi dei nostri legali abbiamo constatato che impossibile contattare l’associazione, perché non ha uffici in Campania, la sede legale è in Toscana, è priva di un recapito telefonico, di una posta elettronica certificata e di una e-mail”, ha aggiunto Pantano. “La Confederazione Imprese Italia della provincia di Napoli sta raccogliendo le numerose istanze con l’obiettivo di avviare un’azione legale a tutela degli interessi di imprenditori e professionisti. La rappresentatività territoriale – ha concluso Pantano – non si può ‘inventare’ sull’onda di un’emergenza sanitaria ed economica”.
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