di Vincenzo Leone
Blam, “strategie adattive”. Un collettivo di ragazzi ambiziosi che lavora nel campo del sociale dal 2019. Operando a stretto contatto con i cittadini, offre loro la possibilità di realizzare strutture temporanee, permettendo di mettersi in gioco con idee proprie e dare finalmente luce a spazi abbandonati o trascurati che necessitano di lavori e bonifica. We make city (#WMC), festival & Summer School, è Il vero epicentro del movimento che quest’anno ha ospitato ragazzi da tutta Italia. L’iniziativa, antecedentemente apre una “call” per permettere ai partecipanti di esporre il loro progetto. Successivamente lo sviluppo in termini pratici del “camp”, avviene in tre “fasi”, della durata complessiva di dieci giorni. La prima, online, si sviluppa con una Co-progettazione, dove le idee vengono prese in considerazione e sottoposte ad analisi tecnica. Segue una vera e propria esplorazione urbana, avvenuta quest’anno, nel quartiere Europa, nella zona orientale di Salerno. Raccogliendo le testimonianze degli abitanti del posto, è stato possibile individuare il sito di costruzione appropriato, per la terza ed ultima fase. Il tanto discusso campo da calcio abbandonato, a ridosso di un piccolo lungofiume che sembra essere il posto perfetto per un parco adatto a tutte le età, quello giusto per ospitare, “L’ONDA”. Una struttura temporanea che più che un progetto, rappresenta un inizio di speranza. Stagliandosi all’ingresso dell’area verde, esprime a pieno il processo di collaborazione dei partecipanti, che affiancati dai tutor (“orizzontale” di Roma, “zapoi” di Napoli), nella fase di cantiere, possono misurarsi col mondo della costruzione vera e propria. L’esempio migliore da proporre è quello del Montevergine Park, il progetto della scorsa edizione. Un piccolo “punto” di biodiversità, tuttora gestito dai cittadini con idee e progetti ancora in fase di crescita. Situato nell’antica salita nel cuore del centro storico di Salerno, regala a molti bambini felici, il “parco di legno”, che attorniato di verde diventa per passanti e turisti, cibo per gli occhi. Blam, cerca di lanciare un messaggio propositivo, attraverso quello che loro amano definire un “processo”. Un effetto a catena che porta volta dopo volta, alla rigenerazione urbana di Co-progettazione assistita, con gli occhi oggettivi dei cittadini. Le Strutture temporanee hanno una vita, questo lo sappiamo, ma possono essere l’incarnazione della lotta al degrado urbano, raccogliendo il coinvolgimento delle persone e motivandole alla collaborazione. L’esperimento del collettivo cerca di espandere il proprio interesse anche nei confronti delle strutture in disuso che potrebbero ospitare concerti, teatri, manifestazioni e centri culturali. Questi ragazzi cercano di innalzare un muro di speranza con molto coraggio, mattone per mattone. Montevergine Park e l’area verde dell’onda, ne sono la testimonianza. Per altre informazione e contatti, visitare il sito internet www.blamteam.com.