Castellabate una realtà turistica di primordine, dove mare, ambiente e tradizione sono la realtà quotidiana di questo territorio altamente naturalistico. E qui, che ogni anno il 15 di agosto si venera S. Maria a Mare, nella cittadina di Santa Maria di Castellabate, dove in queste acque limpide e trasparenti, nel regno dei sub, si svolge una solenne processione subacquea. A promuovere questa solenne processione, come nella consolidata tradizione è il Centro Subacqueo “A. S. Cilento Sub” diretto da Natalino De Santis. Tutto questo si svolge a 18 metri di profondità intorno alla bronzea statua della venerata Madre Celeste, quella che i marinai di Castellabate chiamano la “Stella Maris”, protettrice dei subacquei e di tutti i pescatori che tengono viva la tradizione di quella nota flottiglia di pescherecci e i tanti marinai che con le loro barche operano su questo pescoso mare. Così, in questo infuocato ferragosto si è rinnovato lo spettacolo per venerare la Vergine dell’Assunta, ad opera del frequentatissimo e noto Centro Subacqueo. La cerimonia come ogni anno è cominciata nel “Santuario di S. Maria a Mare”, dove i sub hanno partecipato alla Santa messa officiata dal Parroco Don Roberto Guida, a cui è seguita la benedizione della corona dei fiori e foto di rito come nella tradizione. Abitualmente negli anni passati la delegazione dei sub unita a tanti credenti all’uscita dal Santuario Mariano si dirigevano al vicino porticciolo de Le Gatte, da dove avveniva l’imbarco per raggiungere la boa in mare, ove è situata la madonna degli abissi. Quest’anno, quanto avveniva negli anni passati non è stato possibile, in quanto l’approdo è sotto vigilato sequestro. E qui esprimiamo una dolorosa nota, di questo storico porticciolo, alle cronache della SS. Badia di Cava sin dal 1124, oggi sequestrato inspiegabilmente per un “capriccio” della magistratura, che per dissequestralo, questi, stanno contando i granelli di sabbia. Per cui l’attivo approdo de Le Gatte, che nelle altre estati brulicava di iniziative da diporto e sportive, oggi è una landa di desolazione. Nel mentre, si osserva la costa del Parco Marino di Castellabate, brulicare di centinaia di barche all’ormeggio selvaggio, là dove in zona A è severamente vietato. Su quanto innanzi, la politica, sui “capricci” e sull’ormeggio selvaggio tace e impera. Ma torniamo alla tradizione marinaresca di Castellabate che ha visto in questa edizione della visita alla Stella Maris, subacquei e devoti, imbarcati su più barche, salpare dal porto di S. Marco di Castellabate. Presenti all’imbarco un folto numero di fedeli che hanno affollato le barche messe a disposizione dal Centro Subacqueo, fra cui il natante degli operatori sub di Carlo Galdieri, Giuseppe Squillaro e le barche degli ormeggiatori Aversano-Tramutola. Tutti i sub rigorosamente in divisa sociale, coordinati da Milena Parmisciano ed Assunta Niglio, delegata di “Mare Vivo”, hanno diretto la piccola comunità di devoti verso la madonna dei sub. A dirigere le operazioni di discesa, l’istruttore federale sub Natalino De Santis, conosciuto come “Pellicano”, con un folto numero di subacquei fra cui, Gabriele Pinto, Massimo Di Giaimo, Roberto Guariniello, Carlo Galdieri, Diana Rossi, Simona Passio, Domenico Rizzo, Antonella Martuscelli ed il giovanissimo Luigi Malandrino di anni 14, che aveva sempre sognato di portare i fiori alla Madonna in fondo al mare ed il suo sogno si è avverato fra i tanti sub che lo circondavano. Così, anche quest’anno tutti in processione, con vari fasci di fiori ai piedi della “Madonna degli abissi”, che è posta alla profondità di 18 metri nell’aria di mare antistante la Torre Perrotti di Santa Maria di Castellabate. I tanti credenti e marinai dalle barche, hanno potuto osservare questa scena nelle acque trasparenti della baia. Commovente cerimonia sul limpido fondale ricco di posidonia, meraviglioso esempio dell’Area Marina Protetta di Castellabate, dove si è assistito alla toccante cerimonia dei sub in processione che hanno deposto corona e fasci di fiori fra le braccia della Madonna. Per gli uomini credenti che ogni giorno affidano la vita al mare la cerimonia è vissuta con profonda commozione. Così scene toccanti di subacquei in preghiera, un grande girotondo dei partecipanti intorno alla statua e poi il saluto finale con tutti gli erogatori di ossigeno aperti, facendo in modo che una grande colonna di bolle si levasse dal fondale, per risalire e schiumeggiare in superficie con le loro preghiere. Immagini di grande suggestione dei Sub partecipanti tutti ai piedi della Madonna degli abissi, che sul basamento bronzeo porta inciso i nomi di due pionieri sub Andrea Cafiero e Gino Di Grado, un momento di raccoglimento e preghiera e poi tutti su con l’animo più leggero fra mille bollicine che in superfice annunciavano la risalita. E da questo momento festoso della comunità subacquea partecipante riportiamo le parole del fondatore della manifestazione Natalino De Santis -“Ogni anno l’emozione si rinnova per noi che operiamo sotto e sopra il mare e la nostra fede è sempre più fervente, con la speranza di poter rifare ogni anno questa commovente cerimonia”. Una tradizione che per gli uomini di mare è devozione e si rinnova ogni anno con accresciuto fervore, per quanti amano questo mare e i luoghi dell’incanto, dove a ferragosto un paese si veste a festa per offrire quanto di più suggestivo e sentito propone Castellabate. Giuseppe Ianni





