Non c’è pace neanche per i santi. Dopo le polemiche sulle modalità di svolgimento della processione di San Matteo e quanto accadde l’anno scorso (con l’inchiesta ed il rinvio a giudizio dei portatori per i disordini durante la processione), un episodio analogo si è verificato in occasione delle celebrazioni per la festività di Santa Lucia. Che il clima non fosse particolarmente disteso si era già avvertito nei giorni scorsi quando i portatori avevano manifestato tutto il loro dissenso allo spostamento della processione dall’orario classico del tardo pomeriggio alla mattina per la contemporaneità dell’evento Luci d’Artista ed in bamrba alle tradizioni. Querelle che si concluse con la decisione di posticipare la processione all’altro ieri. Tensioni rientrate… Apparentemente sì ma durante la processione quanto concordato con don Felice Moliterno sembra che sia andato a farsi benedire. In particolare sembra che la tensione sia salita quando prima del rientro della statua nella piccola chiesa di via Roma i portatori si siano “esibiti” in una serie di giravolte che hanno visibilmente contrariato il parroco. Quest’ultimo, secondo alcune indiscrezioni, avrebbe abbandonato la cerimonia tra la sorpresa generale degli stessi portatori. Ieri, attraverso una nota stampa, don Felice ha chiarito la propria posizione rispetto a quanto si è verificato nella giornata di lunedì. “per restare In merito alla processione in onore di S. Lucia mi sta a cuore precisare che sono rientrato in chiesa prima della statua esclusivamente per sollecitare il rientro della stessa secondo i tempi e le modalità concordate nel periodo di preparazione alla festa. Le scelte pastorali che opero nella comunità che servo sono sempre il frutto di un cammino di condivisione che si alimenta con la preghiera e la fraternità. Così cresciamo insieme e tutti onoriamo la tradizione di S. Lucia”. Tra le righe, pur smentendo di aver abbandonato la funzione religiosa, don Felice evidenzia di aver comunque sollecitato i portatori a rientrare in ossequio agli accordi stabiliti. Diversa la versione dei portatori. “Le giravolte erano state stabilite già prima della processione. Una a Largo Campo e l’altra davanti la chiesa. A far infuriare don Felice i petardi esplosi subito dopo. E’ stata fermata anche una persona, poi rilasciata”. Un’altra grana per l’arcivescovo Moretti che potrebbe convocare parroco e portatori per chiarire quanto accaduto lunedì sera.
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