di Andrea Pellegrino
La trattativa è durata l’intera giornata. A condurla Guglielmo Epifani che ha raggruppato le diverse anime del Partito democratico campano. L’obiettivo, sempre lo stesso: annullare le primarie Pd ed imporre un candidato unico che superi Andrea Cozzolino e soprattutto Vincenzo De Luca. Numeri alla mano, Epifani avrebbe raggruppato la maggioranza del partito. O meglio tutti coloro che consentirebbero di raggiungere e superare il quorum necessario in assemblea per chiudere il capitolo primarie. Presenti, infatti, Armato, Topo, Cuomo, Manfredi, Paolucci, Vaccaro, Russo e soprattutto Casillo che da giorni tiene sospeso il documento anti primarie. Sul tavolo il nome di Gino Nicolais che da settimane viene indicato come il candidato non solo capace di mettere insieme le diverse anime del partito ma anche di aprire un canale con gli alleati. Sullo sfondo però resta Gennaro Migliore che attende e spera nella candidatura bypassando le primarie. Ma mentre a Roma si trattava, a Napoli in mattinata sono spuntati i primi manifesti che annunciano lo svolgimento delle primarie al primo marzo. Tutto ed il contrario di tutto all’interno del medesimo partito che ha fatto slittare per quattro volte la data delle consultazioni interne per la scelta del candidato governatore. Ma se accordo ci sarà, poi dovrà essere l’assemblea regionale a ratificare la scelta. C’è anche chi pensa a una data limite per la convocazione dell’assemblea: lunedì potrebbe essere l’ultimo giorno utile, altrimenti si va al voto domenica prossima. Intanto la campagna elettorale dei candidati alle primarie prosegue a ritmo costante. In particolare Andrea Cozzolino ieri ha lanciato un messaggio forte ai centristi: «La crisi di Forza Italia, partito di cui è esponente di primo piano Caldoro, è sotto gli occhi di tutti – ha scritto l’eurodeputato sul suo blog – bene fanno quindi gli alleati di Caldoro a riflettere se proseguire questa alleanza». «Se toccasse a noi, vinte le primarie, apriremmo con il Pd una seria riflessione sulla crisi politica dell’area moderata» – aggiunge Cozzolino – che non vuole riproporre «vecchie esperienze di governo da Udeur a Rifondazione ma porre attenzione alla costruzione di una coalizione nella quale anche il voto moderato possa trovare collocazione. C’è bisogno di una grande discontinuità con l’esperienza Caldoro ma chiunque abbia voglia di condividere la sfida del governo della Campania sulla base di un chiaro e trasparente patto di governo sarà ben accetto». Questa mattina alle 12,00 Cozzolino sarà a Salerno presso la sede del comitato elettorale. Marco Di Lello, invece crede che alla fine domenica 1 marzo si andrà a votare. «Mi sembra difficile – dice il deputato socialista – che arrivi all’improvviso un candidato più bravo e superiore a ciascuno di noi che ci metta tutti d’accordo». Ammette la “scarsa organizzazione” sulle primarie ma è fiducioso che il primo marzo si voterà. «Le primarie non sono di proprietà di capicorrente – afferma – ma dei cittadini che devono poter scegliere chi può meglio rappresentarli».