di Andrea Pellegrino
Alfonso Andria boccia le primarie del Partito democratico. «Così come sono strutturate non hanno senso». E lui le primarie le conosce (sotto il profilo negativo) bene. Non fosse altro che è stato uno delle vittime eccellenti delle “parlamentarie” del Pd (con cui si scelse l’ordine dei candidati alla Camera ed al Senato), che lo spinsero anche al ricorso. Sull’attuale caos Pd Campania, l’ex parlamentare annuncia: «Pare che sia stato raggiunto il quorum per annullarle. Meglio dunque essere chiari». Spazia tra le regionali e le comunali Alfonso Andria (ieri mattina ospite a Telecolore) che invoca direttamente Matteo Renzi per risolvere il caso Campania. «Basterebbe che il premier dedicasse due ore al caso Campania per risolvere il problema». Quanto alle comunali a Salerno città, invece, blocca i motori, almeno per ora. «C’è tempo (si voterà nel 2016) ed il Consiglio comunale è ancora in carica». Andria, già candidato sindaco nel 2006, è al momento uno dei nomi più accreditati per il dopo De Luca. Questa volta, a quanto pare, ci sarebbe una buona convergenza sull’ex presidente della Provincia. Una figura moderata che potrebbe far “sintesi” con le diverse anime del centrosinistra, nonché con le formazioni civiche. Ma lui, al momento, è cauto: «Ho fatto questa esperienza nel 2006 come candidato sindaco e non so se ci siano le condizioni oggi per farlo di nuovo, intanto cerchiamo di capire. Anche qui c’è molta letteratura rispetto all’ipotesi di un terzo mandato di Vincenzo De Luca». Poi un invito: «Non corriamo, ci sono scadenze importanti e significative da rispettare». E tra queste proprio le imminenti regionali. «Ripeto – dice l’ex senatore – io sono contrario alle primarie. Però rinviarle di nuovo non serve, adesso si punta all’annullamento delle primarie ma ancora una volta non si prende una posizione netta per annullarle effettivamente». Ma occorre – dice – un intervento di Matteo Renzi: «Una persona che gode nel partito del consenso di cui gode Renzi e che anche al governo sta marcando risultati positivi, in questo momento dovrebbe dedicare due ore il più presto possibile alla Campania e il problema si risolverebbe. Più giorni passano, più la situazione si sfilaccia, si aggrava e l’elettorato si disorienta». Tempo di prendere una decisione, dunque, per Alfonso Andria, inquadrato politicamente nell’area che fa riferimento al ministro Dario Franceschini. «Non c’è più tempo e non ci sono più le condizioni per rinviare ulteriormente le primarie. Si prenda la decisione definitiva»