Per il Parco del Cilento è già scattato il totonomi
Tommaso Pellegrino, attuale commissario del Parco del Cilento, Vallo di Diano e Alburni, è in scadenza di mandato. Presidente dell’ente dal 2016, oggi Pellegrino è anche consigliere regionale in quota Italia Viva, incarico che però non crea alcuna incompatibilità con quello ricoperto fino ad ora presso Palazzo Mainenti a Vallo della Lucania.
Dopo sei anni, dunque, è arrivato il momento per il politico di lasciare la presidenza del Parco e si rende necessaria l’individuazione di un nome per la successione. A nominare i presidenti di un Parco Nazionale è il Ministero dell’Ambiente, dicastero a cui è stato aggiunto nel nome anche la sicurezza energetica.
Sarà dunque il ministro Gilberto Pichetto Fratin a firmare la nomina dopo che, insieme al presidente della Regione Vincenzo De Luca, verrà presentata una lista di tre nomi. Al momento non c’è nulla di ufficiale, ma qualcosa inizia a muoversi e il territorio, in particolare il mondo della politica, propone diverse figure per la guida di un ente istituzionale così importante.
Su tutti, quello più forte e molto vicino all’area geografica più prossima a Vallo della Lucania è di Simone Valiante. Già deputato del Partito Democratico, negli ultimi tempi si è allontanato da Letta e soci anche a causa dei pessimi rapporti con la dirigenza locale. Su di lui, in molti convergono ma deve vedersela proprio con i grandi nomi di un Pd che è attualmente in cerca di autore.
Di sicuro, per Valiante non ci sarà mai il placet di De Luca, spalleggiato dal neo presidente provinciale Franco Alfieri. L’ex deputato non ha appoggi forti e lo supportano soltanto realtà civiche. Discorso diverse per l’attuale sindaco di San Mauro Cilento Giuseppe Cilento. Il primo cittadino è apertamente voluto dal Movimento 5 Stelle e in primis dal senatore Francesco Castiello.
All’indomani dell’elezione di Pellegrino alla Regione, venne addirittura lanciata una raccolta firme per sostenere la sua candidatura alla presidenza. Era il dicembre del 2020 e tale nomina sarebbe stata molto concreta perché l’allora ministero era il pentastellato Sergio Costa. Chi potrebbe rivoluzionare le cose è invece Domenico Nicoletti, già direttore dell’ente cilentano ed oggi alla direzione del Parco Nazionale dell’Alta Murgia in Puglia.
Lì, sono tante le iniziative messe in campo e tra esse c’è la candidatura a Geoparco, valutazione che sta passando sotto la lente dell’Unesco. Potrebbe, dunque, esserci un ritorno per il dirigente che non ha mai rinnegato le sue origini cilentane? Infine, altro nome forte, è in netta continuità con l’attuale dirigenza: si tratta infatti del vicepresidente Cono D’Elia, già sindaco e oggi vice di Morigerati, che nel suo ruolo non ha mai sfigurato.