di Andrea Orza
Giovanni D’Angelo Presidente Provinciale dell’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri, presenta il simposio internazionale “The Lesson of a Lifetime” previsto sabato 29 ottobre al Saint Joseph Hotel. Sarà la XXI esima edizione delle Giornate della Scuola Medica Salernitana, un’occasione per educare anche i giovani medici che si prepareranno al Giuramento d’Ippocrate. “The Lesson of a Lifetime”. Cosa abbiamo imparato dal Covid-19? Sfide e opportunità dopo la pandemia. “Il Covid-19 è stato un vero massacro. La natura si è manifestata nella sua inarrestabile crudeltà. Basta pensare che il giorno prima dell’avviso d’allerta pandemica non sapevamo che avremmo abbracciato serenamente i nostri cari solo molto tempo dopo. Un fatto storico di simile portata non può che condurre a delle riflessioni oltre che a dei miglioramenti nel nostro sistema sanitario. Il valore tragico ha lasciato intravedere una lezione, quasi una presa di coscienza politica ambientale e globale. I medici in particolare sono passati dall’ordinario all’inconsueto assedio delle strutture sanitarie. Molti di noi hanno dovuto lasciare a casa il proprio turbamento personale, sopravvivere in uno stato di vigilanza caricati di mille responsabilità. “Lesson of a Lifetime” sarà un convegno unico perché frutto delle riflessioni di molti interlocutori che hanno avuto coraggio nonostante i continui scoraggiamenti del Covid-19.” Come saranno organizzate le Giornate della Scuola Medica Salernitana? “Il convegno sarà suddiviso da una serie d’interventi, articolati in quattro sessioni. Speriamo di essere inglesi e di iniziare puntuali alle nove e trenta. La cerimonia si aprirà con il saluto delle autorità, volevamo dare prestigio e autorevolezza all’evento dopo diversi anni d’inattività a causa del Covid-19. Un’attenzione particolare verrà data ai più giovani. Abbiamo allestito infatti già tutto per il carismatico giuramento d’Ippocrate che li inizierà ufficialmente alla professione e una premiazione che li renderà partecipi alla vita che li aspetterà in avanti. Mi auguro che avranno l’impressione e la motivazione a rendere giustizia il nostro ordinamento. Ancora oggi, checche se ne dica, i medici italiani, quindi formati nelle nostre università, vengono annoverati tra le eccellenze mondiali. Non a caso negli scorsi anni, hanno partecipato al Congresso molti premi Nobel.” Nel pieno della pandemia i medici italiani si sono distinti per competenza. Ci saranno anche ospiti internazionali? “Questo sarà anche il nostro ventunesimo anno di cerimonia e come sempre abbiamo trovato una maniera per variare sul tema. L’impronta che aspetterà il pubblico sarà internazionale e culturalmente diversificata. Saranno presenti relatori di fama mondiale, a partire dai colleghi statunitensi: alcuni accademici dell’Howard University di Boston altri invece californiani che hanno vissuto gli esasperanti rovesci del Covid-19. La rappresentanza israeliana invece ci offrirà uno spaccato su come la disciplina sia una virtù preziosa per l’ordine nazionale nei momenti d’emergenza. Ancora, prenderà parte un noto clinico e specialista delle complicazioni polmonari tedesco. Sono certo che sarà un’occasione preziosa per i nostri giovani che avranno modo di ascoltare e familiarizzare con il fiore all’occhiello della medicina contemporanea. Avremo infine l’onore di accogliere due rispettabili esponenti delle Forze dell’Ordine: il Generale Figliuolo e il Generale Vernini Carri, entrambi esperti di strategia delle grandi stragi.”