Premio Scenari pagani 2022 a Flavia Mastrella - Le Cronache
Spettacolo e Cultura teatro

Premio Scenari pagani 2022 a Flavia Mastrella

Premio Scenari pagani 2022 a Flavia Mastrella

Venerdì 21 gennaio 2021 ore 20,45 presso il Teatro Sant’Alfonso Pagani si terràlo spettacolo “Io”di Flavia Mastrella, Antonio Rezza con Antonio Rezza, con habitat e quadri di scena: Flavia Mastrella Antonio Rezza e Flavia Mastrella Leoni d’oro alla carriera La Biennale di Venezia 2018 İO è un elettrocardiogramma di impulsi. Il ritmo non è mai lo stesso: ossessivo, trascinato, cantilenante, spasmodico, divertente fino alle lacrime. Le situazioni si concludono per poi ritrovarsi, in una spirale coinvolgente senza inizio né fine, visionaria, al limite dell’onirico. Le certezze non esistono, tutto è labile e precario. In una società come quella che ci propongono Rezza e Mastrella è facile perdersi. Ecco che entrano in gioco i numeri: boe a cui aggrapparsi quando tutto diventa liquido. Di fatto i numeri occupano lo spazio scenico in modo del tutto irrazionale, perdendo la loro logica intrinseca e diventando confusi. Tutto questo è rappresentato con totale ironia. Antonio Rezza fa ridere, amaramente certo, ma fa ridere. Si muove e agisce spasmodicamente sul palco, la sua faccia, indubbiamente comica, si deforma continuamente, i versi bestiali denunciano l’appiattimento dell’individuo, della società, ma non offrono soluzioni. E il pubblico, pur divertendosi, non può fare a meno di sentirsi chiamato in causa. I tipi che Rezza esaspera, ridicolizza, deforma, riflettono l’uomo medio che lavora, si innamora, si sposa, cresce figli, rinunciando spesso alla propria identità e libertà. Lo straordinario talento comico e poetico del duo Antonio Rezza e Flavia Mastrella riempire e divertire con le invenzioni dialettiche, i lazzi, le provocazioni. Muovendosi nelle stoffe di Flavia Mastrella, Antonio Rezza diviene burattino e burattinaio, umile personaggio e spietato antagonista, con una pulizia formale e una ironia macabra che nega ogni difficoltà di comprensione, tanto esasperata da divenire innocua. I temi della vita umana, alleggeriti dal fardello di un inutile spessore morale, vengono abbandonati come schizzi di tempera su una tela già carica di colori.