Premio Charlot, il silenzio della politica - Le Cronache Ultimora
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Premio Charlot, il silenzio della politica

Premio Charlot, il silenzio della politica

di Giuseppe Fauceglia

Forza Italia non può non raccogliere il grido di dolore che si alza da tante associazioni che in questi anni hanno assicurato ai cittadini salernitani la fruibilità di iniziative che hanno arricchito l’offerta culturale in città. Bisogna chiarire da subito che il decremento dei finanziamenti regionali è il risultato della assoluta mancanza di una politica del confronto tra amministrazione regionale e governo, messa in discussione dal continuo cabaret oppositivo, che non ha prodotto nulla di buono se non il blocco dei fondi di coesione e di sviluppo. Naturalmente, più volte Forza Italia ha censurato le particolari modalità con le quali sono state assegnate provvidenze di qualsiasi tipo e finanziamenti in favore delle strutture associative dello spettacolo, denunciando che una vera politica di cultura diffusa non può limitarsi al solo (e necessario) sostegno al teatro stabile cittadino o al favor di un “amichettismo” diffuso. Non solo, ma è stato più volte chiesto che venissero verificate, con metodi estranei alla selezione per ragioni di appartenenza o di vicinanza politica, le reali ricadute sul territorio delle iniziative oggetto di sovvenzione. Una particolare questione si pone oggi per il premio Charlot, che per decenni ha assicurato la fruibilità di spettacoli estivi per tutti i cittadini salernitani. Certamente si è trattato di una manifestazione che sino ad oggi ha goduto di rilevanti finanziamenti, ma la cui sopravvivenza non può essere completamente e repentinamente messa in discussione, nel silenzio e nella indifferenza della politica locale. Quello che sembra difettare nelle iniziative del Comune e della stessa Regione è proprio il necessario equilibrio che deve sorreggere le scelte concrete: passare da finanziamenti importanti a zero finanziamenti non può definirsi una scelta equilibrata, specie nei confronti di una manifestazione che per trentacinque anni ha conosciuto una certa rilevanza nazionale, se non internazionale, restando l’unico esempio di iniziativa dedicata al genio di Charlie Chaplin. Ciò non significa affatto che non sia necessaria una più equa distribuzione dei fondi o una verifica delle iniziative sovvenzionate, ma la cultura a Salerno non può più solo dipendere dal capriccioso atteggiamento del “capo”. *Coordinatore cittadino di Forza Italia